La storia di Frank Meeink è una delle più incredibili testimonianze di redenzione e cambiamento personale. Ex leader di un violento gruppo neonazista negli anni ’90 negli Stati Uniti, la sua discesa nell’odio razziale e poi la sua rinascita spirituale e identitaria hanno ispirato il film American History X, con Edward Norton. Ma il percorso di Meeink è una vicenda reale, fatta di errori, dolore, redenzione e scoperta delle proprie origini ebraiche.
Negli anni ’90, Frank Meeink era un volto noto dell’estrema destra americana. Con una svastica tatuata sul collo e il volto di Goebbels sul petto, diffondeva idee razziste e antisemite, convinto che il popolo ebraico fosse “la radice di ogni male”. La sua militanza violenta culminò in un arresto per il sequestro e la tortura di un membro degli Skinheads Against Racial Prejudice (SHARP), un gruppo antifascista.
Così lo abbiamo rapito, abbiamo usato armi da fuoco – avevamo pistole e roba del genere. Lo abbiamo tenuto nell’appartamento e lo abbiamo torturato per ore senza alcun rimorso, nessuna empatia, niente di niente – ha raccontato all’epoca Frank Meeink con crudo realismo.
Condannato a tre anni di carcere, fu proprio dietro le sbarre che iniziò il suo cambiamento. In prigione, entrò in contatto con prigionieri afroamericani che lo aiutarono più degli skinhead con cui aveva condiviso l’ideologia. L’umanità mostrata da chi avrebbe dovuto odiare lo spinse a mettere in discussione le proprie convinzioni razziste.
Una volta uscito dal carcere, Frank Meeink si dedicò alla lotta contro l’odio e la radicalizzazione, tenendo conferenze nelle scuole e partecipando ad attività educative contro il razzismo. Ma fu un evento inaspettato a segnare profondamente il suo cammino.
Spinto da un amico che gli aveva fatto notare i suoi tratti somatici, Meeink si sottopose a un test del DNA tramite il servizio 23andMe.
Volevo solo vedere se era vero, volevo vedere se era reale – ha dichiarato al New York Post.
Il test rivelò che Meeink aveva il 2,4% di ascendenza ebraica ashkenazita. Una percentuale piccola, ma per lui estremamente significativa. Scoprì che la sua trisnonna materna, Elizabeth Zellman Rementer, era ebrea. Secondo la tradizione ebraica della discendenza matrilineare – riconosciuta da molti studiosi e movimenti dell’ebraismo – anche Frank Meeink risultava tecnicamente ebreo.
Ho scoperto grazie a un meraviglioso dono di Dio di essere ebreo attraverso il DNA – ha affermato.
Da quel momento, Frank Meeink ha abbracciato la sua nuova identità con convinzione. Oggi è un ebreo osservante: prega tre volte al giorno, indossa tallit e tefillin, partecipa alla sinagoga, segue le regole alimentari kasher e frequenta tre lezioni di studio della Torah a settimana.