Tutti conoscono Donkey Kong, ma qual è la sua storia? Da dove viene, chi l’ha creato, perché si chiama così? Rispondiamo a tutte le domande!
Donkey Kong: come è nato?
Non occorre essere appassionati di videogiochi per conoscere Donkey Kong: un gorillone di stazza possente e con una tipica cravatta rossa con le sue iniziali in giallo, può apparire minaccioso ma in realtà è un simpaticone e il più delle volte innocuo. Nato come nemico di Super Mario, negli anni ha avuto dei titoli tutti suoi e oggi è popolarissimo come personaggio a sé stante e nel suo proprio universo.
Donkey Kong venne creato nel 1981 da Shigeru Miyamoto – lo stesso creatore di Mario – e mentre il suo design e il suo comportamento richiamano il classico mostro del cinema King Kong, il personaggio venne inizialmente in realtà basato su Bluto, il nemico di Braccio di Ferro: sulle prime, infatti, il videogioco avrebbe dovuto essere tratto dal famoso fumetto americano, per conquistare il mercato U.S.A..
Nello storico titolo del 1981 Donkey Kong (chiamato così per le ragioni che vi illustriamo qui) è il nemico, mentre il player controlla Mario (“Jumpman”) che non è un idraulico ma un carpentiere, e deve scalare cantieri in costruzione per soccorrere la damigella in pericolo, Pauline, mentre Donkey cerca di ostacolarlo tirandogli dei barili. Il successo di questo primo gioco fu esemplare, e portò alla popolarità entrambi i personaggi.
Ma per avere il suo momento di gloria il gorilla dovette aspettare altri tredici anni, quando Rare sviluppò per Nintendo il cult Donkey Kong Country, uscito per SNES nel 1994. Qui troviamo Kong inserito nel suo mondo, una giungla, con vari comprimari – tra cui Diddy Kong – e contro una schiera di nemici originali, principalmente varie specie di coccodrilli e alligatori.
La saga videoludica
Da il personaggio è rimasto popolarissimo ed è apparso in molti giochi dedicati a lui e alla sua squadra di amici, tra cui Donkey Kong 64 (1999), Donkey Kong Country Returns (2010) e Donkey Kong Bananza (2025). Inoltre è apparso nel primo film animato di Super Mario Bros., nel 2023, interpretato da Seth Rogen.
La maggior parte dei giochi di Donkey Kong sono platform con elementi action e puzzle, di solito ambientati in scenari tropicali con frequenti variazioni “piratesche” in cui il gorilla si muove con forza ma anche con agilità, sfruttando gli elementi nei livelli – tipicamente i barili che trova – per sconfiggere i nemici e facendosi strada raccogliendo (in gran quantità) le sue adorate banane.
L’eredità e l’influenza
Il primo videogioco della saga rimane importantissimo per l’industria del gaming, perché lanciò Nintendo a livello mondiale aprendo la strada per i prodotti giapponesi sul mercato – Mario e Zelda sarebbero giunti a breve – e dando avvio alla popolarità di personaggi “mascotte” iconici e immediatamente riconoscibili.
In molti poi, specie nella generazione millennial, ricordano bene il classico Rare del 1994 – e la sua estrema difficoltà – e sicuramente associano il nome di Donkey Kong al mondo dei videogiochi almeno quanto quelli di Mario o di altre figure popolari dell’epoca, come Sonic o Crash Bandicoot. Il nostro Donkey era, è e rimarrà sempre la scimmia più famosa e amata del mondo videoludico.