Pesanti critiche per L’Attacco dei Giganti
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Durante una conferenza stampa tenutasi al Japan Expo 2025, Kazuhiko Torishima, ex caporedattore dello storico settimanale giapponese Weekly Shonen Jump, ha espresso dure critiche nei confronti de L’attacco dei Giganti. Pur riconoscendone il successo globale, Torishima ha sostenuto che il manga di Hajime Isayama non avrebbe lasciato un impatto duraturo né registrato vendite significative nel lungo periodo. Le sue dichiarazioni, riportate dal sito specializzato DB-Z, hanno immediatamente generato ampio dibattito tra appassionati e addetti ai lavori.
Secondo Torishima infatti, L’attacco dei Giganti è un’opera troppo complessa per mantenere viva l’attenzione del lettore nel tempo.
Creare un personaggio è una cosa semplice. Anche un bambino può farlo – ha affermato.
Ha poi raccontato di aver discusso dell’opera con un editore tedesco, il quale avrebbe osservato come la serie abbia fatto molto rumore durante la sua messa in onda, ma che le vendite del manga sarebbero crollate subito dopo la conclusione dell’anime.
In netto contrasto, Torishima ha lodato opere come Dragon Ball e Naruto, portando ad esempio la loro capacità di coinvolgere emotivamente il pubblico anche anni dopo la fine della trasposizione animata.
In Dragon Ball e Naruto, i lettori vivono il mondo attraverso gli occhi dei personaggi – ha spiegato. Non si tratta tanto della storia in sé, quanto del fatto che il lettore venga trasportato in un viaggio dal personaggio.
A suo dire, questa semplicità narrativa ha permesso a lettori di tutte le età di appassionarsi alle vicende in modo naturale e continuo.
Torishima ha rafforzato la sua tesi con un’analogia curiosa:
Beviamo Coca-Cola e Orangina perché hanno un buon sapore. Ma quando abbiamo sete, beviamo acqua
Una metafora che vuole sottolineare come l’intrattenimento, secondo lui, debba puntare a un piacere immediato e leggero, più che a una profondità destinata a lasciare il segno.
Questa filosofia, ha ricordato, è nata e cresciuta durante gli anni di collaborazione con Akira Toriyama, autore di Dragon Ball. I due condividono un’ammirazione per Tom e Jerry, che secondo Torishima rappresenta il modello ideale di narrazione semplice e di successo:
È molto semplice: il gatto insegue il topo. Questa è la storia. Lo guardi per divertirti, ma alla fine non c’è niente da imparare
Secondo Torishima, i manga dovrebbero seguire lo stesso principio: puntare al puro intrattenimento, senza l’ambizione di lasciare un messaggio o un’impressione profonda.
L’obiettivo primario di un’opera dovrebbe essere quello di creare qualcosa che una persona legga per divertimento, senza ricordare nulla
L’attacco dei Giganti, ha aggiunto, è l’esempio opposto: una storia cupa, intricata e difficile, che finisce, secondo Torishima, per alienare molti lettori.
Nonostante le critiche, L’attacco dei Giganti resta uno dei manga di maggior successo degli ultimi decenni, con oltre 140 milioni di copie in circolazione in tutto il mondo. La serie ha conquistato milioni di lettori grazie al suo approccio narrativo maturo e alle tematiche profonde, tanto da essere vietata in alcuni Paesi.
Anche dopo la conclusione dell’anime, il franchise continua a registrare numeri importanti. Ne è prova l’entusiasmo con cui è stato accolto il nuovo manga realizzato da Hajime Isayama in collaborazione con il doppiatore di Eren, Yuki Kaji: il numero della rivista su cui è stato pubblicato ha fatto registrare un netto incremento delle vendite, a conferma dell’affetto ancora vivo del pubblico.
Che ne pensate?