Trump diventa Superman sui social e scatena la polemica

La Casa Bianca ha pubblicato sui propri canali social un’immagine del presidente Donald Trump nei panni di Superman scatenando il web

trump superman
Credits: Instagram/White House
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Si, Trump vestito da Superman, avete visto bene

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Giovedì, la Casa Bianca ha pubblicato sui propri canali social un’immagine modificata del presidente Donald Trump nei panni di Superman, accompagnata dalla didascalia: Il simbolo della speranza. Verità. Giustizia. Il modo di vivere americano. Superman Trump. Il post, subito diventato virale, ha generato reazioni contrastanti, sollevando un’ondata di critiche legate alla trasparenza sul caso Jeffrey Epstein.

La pubblicazione della foto coincide con l’uscita negli Stati Uniti del nuovo film Superman, prodotto dalla Warner Bros. Pictures, che ha ricevuto recensioni per lo più positive dalla critica (qui la nostra recensione). Tuttavia, la scelta della Casa Bianca di accostare Trump al celebre supereroe ha scatenato una vera e propria bufera sui social, in particolare su X (ex Twitter).

L’immagine ha raccolto oltre 100.000 visualizzazioni nei primi 15 minuti, ma la reazione degli utenti è stata tutt’altro che entusiasta. In molti hanno colto l’occasione per chiedere trasparenza sulla vicenda Epstein, criticando duramente il messaggio del post.

Un utente ha commentato:

Se credesse nella Verità e nella Giustizia, i fascicoli su Epstein verrebbero resi pubblici e la lista finirebbe in prigione.

Un altro ha scritto:

Se sei a favore della Verità e della Giustizia, allora dov’è la lista di Epstein?

Una terza persona ha osservato:

Superman avrebbe saputo chi erano i clienti di Epstein e li avrebbe arrestati.

Infine, un altro utente ha esclamato:

Verità? Dov’è la lista di Epstein? Giustizia? Dov’è la giustizia per le vittime di Epstein? Il sistema americano… sì, assolutamente.

All’inizio della settimana, il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e l’FBI hanno pubblicato i risultati dell’indagine sulla morte di Jeffrey Epstein. Secondo le autorità, non esiste una “lista clienti” riconducibile a figure di alto profilo. Le conclusioni ufficiali affermano inoltre che Epstein si sarebbe suicidato nel 2019, mentre si trovava in una cella di un carcere di New York in attesa di processo per accuse di traffico sessuale.

La polemica si è intensificata dopo che sono riemersi i commenti rilasciati nei mesi precedenti dal Procuratore Generale Pam Bondi e dal Direttore dell’FBI Kash Patel. In un’intervista concessa a Fox News lo scorso febbraio, Bondi aveva dichiarato: È sulla mia scrivania in questo momento per essere esaminato, riferendosi alla presunta lista dei clienti di Epstein. Patel, dal canto suo, ha più volte promosso teorie cospirative legate al caso.

Che ne pensate?