Lizzie Borden venne prosciolta dalle accuse ma a distanza di tanti anni c’è ancora chi pensa che fosse colpevole. Nella sua casa il padre e la matrigna di Lizzie vennero trovato entrambi massacrati con numerosi colpi d’ascia
Lizzie Borden – qui la vedete interpretata da Christina Ricci, in una serie del 2015 – divenne famosissima alla fine dell’800 perché accusata di aver assassinato il padre e la matrigna nella loro stessa casa, a Fall Riverin Massachussets, a colpi d’ascia. Processata, venne prosciolta dalle accuse ma non ci fu mai alcun altro indiziato, e la verità dietro l’omicidio rimane ancora un mistero.
Lizzie, seconda figlia dell’abbiente imprenditore edile Andrew Borden, crebbe in un ambiente frugale e modesto – la loro casa non aveva nemmeno l’impianto idraulico – ma non certo in povertà. Il padre era un affarista con molti soldi, e quando si risposò – dopo la morte della madre di Lizzie – con Abby Durfee Gray, le cose presto iniziarono ad andare male.
La ragazza aveva un rapporto glaciale se non inesistente con la matrigna, che riteneva avesse sposato suo padre solo per i soldi. Le cose peggiorarono quando lui iniziò a donare varie proprietà ai parenti e alla famiglia di lei, anche se non si è mai chiarito se o fino a che punto questo potesse essere per Lizzie motivo di rancore sufficiente a compiere gli omicidi.
Cosa avvenne: giovedì 4 agosto 1892, quando lei aveva 32 anni, la sua matrigna e il suo padre vennero assassinati a colpi d’ascia, brutalmente – lei al primo piano e lui al pianterreno – in momenti diversi. Il padre venne attaccato nel sonno, e uno dei suoi occhi venne tagliato in due con estrema precisione.
Fu proprio Lizzie a trovare il corpo martoriato del padre, mentre le altre persone in casa – la domestica Bridget Sullivan e lo zio di Liz, John Morse – a quanto pare non si erano accorti di nulla. Le indagini furono presto avviate ma con poca cura, tanto che i poliziotti non controllarono Liz in cerca di macchie di sangue, né esaminarono la sua camera.
In cantina la polizia trovò una testa d’ascia col manico rotto e ricoperta di cenere e polvere, che venne ritenuta la possibile arma del delitto. La mattina dopo un’amica di Lizzie, Alice, entrò in casa e la trovò intenta a fare a pezzi un vestito per gettarlo nel fuoco, perché “era sporco di vernice”.
Infine, proprio lei venne accusata dell’omicidio e arrestata. La sua testimonianza fu erratica e contraddittoria: disse di essersi trovata in vari punti diversi della casa, o anche assente dalla casa stessa, nei momenti stimati dei delitti. Fin dai primi interrogatori si era dimostrata fin troppo calma, ma perse i sensi quando i teschi delle vittime vennero esibiti come prove durante il processo.
Venne prosciolta dalle accuse per mancanza di prove – chiaramente, non esistevano le tecniche investigative di oggi – e rimase in città ma cambiando nome in Lizbeth A. Borden. Continuò a venire odiata e guardata con sospetto dagli altri abitanti ma morì ricca, con un patrimonio – in buona parte ereditato dal padre – corrispondente oggi a circa sei milioni di dollari.
La verità dietro i due efferati omicidi non è mai stata chiarita. Lizzie Borden sarà la protagonista della quarta stagione della serie Mostro di Ryan Murphy, ma ancora non si sa chi la interpreterà.