YouTuber si finge morto per un rimborso di 50 dollari

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Credits: Max Fosh/YouTube
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La trovata dello YouTuber britannico Max Fosh

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Non è raro sentir parlare di disavventure con i rimborsi aerei, ma la vicenda dello YouTuber britannico Max Fosh ha davvero dell’incredibile. Pur di recuperare il costo di un biglietto aereo non utilizzato, si è infatti spinto fino a farsi dichiarare legalmente morto. Il tutto per riavere indietro appena 37 sterline (circa 50 dollari).

La storia, raccontata dallo stesso Max in un nuovo video pubblicato sul suo canale YouTube, comincia due mesi fa, quando aveva prenotato un volo che, per motivi non specificati, non è riuscito a prendere.

Dopo aver contattato la compagnia aerea — il cui nome non è stato rivelato su consiglio del suo legale — ha scoperto che l’unico caso in cui è previsto un rimborso in contanti è in caso di decesso del passeggero. A quel punto, Max ha deciso di tentare una strada singolare quanto discutibile: ottenere un certificato di morte.

Per farlo si è recato nel Principato di Seborga, una micronazione situata in Liguria, dove è riuscito a convincere la principessa Nina Menegatto a firmare un documento in cui si dichiarava la sua “morte”, il tutto mentre lui era seduto accanto a lei.

Con il certificato in mano, lo Youtuber ha inoltrato la richiesta di rimborso alla compagnia aerea e, sorprendentemente, il rimborso gli è stato concesso. Tuttavia, il suo legale gli ha sconsigliato categoricamente di incassare l’assegno.

Ho pensato di chiedere all’avvocato del canale Maxwash che mi aiuta con diversi video come questo e beh, lui non ha mai detto in nessun caso che non dovessi farlo – ha raccontato lo Youtuber. Dato che sono i miei soldi a essere restituiti, non si tratta di frode, ha spiegato ulteriormente. [L’avvocato] mi ha praticamente rimproverato e mi ha detto che non devo reclamare i soldi.

Lo Youtuber ha poi avvertito i suoi spettatori di non provare a replicare il suo stratagemma, riproducendo anche una telefonata con il suo consulente legale.

Normalmente te lo avrei permesso, ma questa volta devo davvero intervenire, si sente dire al telefono l’avvocato.

Nonostante sia riuscito a ottenere il rimborso, è molto probabile che Max Fosh abbia speso ben più di 50 dollari per volare fino in Italia e ottenere il certificato di morte, il che rende l’intera operazione ben poco conveniente sul piano economico. Ma, come spesso accade con le sue trovate, l’obiettivo non era tanto il denaro, quanto creare contenuto virale.

Che ne pensate?