Lutto nel mondo del cinema: Michael Madsen, attore statunitense celebre per i suoi ruoli nei film di Quentin TarantinoKill Bill e Le iene, è morto all’età di 67 anni. A darne notizia è stata Variety, confermando che l’attore è deceduto in seguito a un arresto cardiaco.
Secondo quanto riportato dal suo portavoce, Michael Madsen è stato trovato privo di sensi nella sua casa di Malibu nella mattinata di giovedì. I soccorsi, intervenuti tempestivamente, non hanno potuto far altro che constatare il decesso.
Negli ultimi anni, Madsen aveva intensificato il suo impegno nel cinema indipendente, partecipando a diversi progetti inediti, come i lungometraggi Resurrection Road, Concessions e Cookbook for Southern Housewives. Era inoltre in procinto di pubblicare un nuovo libro, attualmente in fase di editing, dal titolo Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems.
Negli ultimi due anni Michael Madsen ha svolto un lavoro incredibile con il cinema indipendente, inclusi i prossimi lungometraggi Resurrection Road, Concessions e Cookbook for Southern Housewives, e non vedeva l’ora di iniziare questo nuovo capitolo della sua vita. Michael si stava anche preparando a pubblicare un nuovo libro intitolato Tears For My Father: Outlaw Thoughts and Poems, attualmente in fase di editing – hanno dichiarato i manager dell’attore, Susan Ferris e Ron Smith, e la sua addetta stampa, Liz Rodriguez, in una dichiarazione congiunta. Michael Madsen è stato uno degli attori più iconici di Hollywood, che mancherà a molti.
Nato a Chicago nel 1957, Michael Madsenha avuto una carriera lunga e variegata, con oltre 200 titoli all’attivo. Raggiunse la notorietà internazionale nel 1992 con il ruolo di Mr. Blonde in Le iene, cult movie diretto da Quentin Tarantino. Indimenticabile la scena in cui, sulle note di Stuck in the Middle With You degli Stealers Wheel, il suo personaggio tortura un agente di polizia tagliandogli l’orecchio: una sequenza entrata nella storia del cinema.
Michael Madsen lascia un segno profondo nell’industria cinematografica per la sua intensità recitativa e l’iconicità dei personaggi interpretati, in particolare quelli spietati e tormentati che hanno popolato l’universo tarantiniano. La sua scomparsa rappresenta una grande perdita per il cinema internazionale.