Diddy assolto dall’accusa di traffico sess*ale e racket, condannato per reati minori

Diddy
Credits: Axelle/Bauer-Griffin via NYT
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Diddy ha festeggiato la sentenza, segno che per lui il processo alla fine è andato bene

Sean Combs a.k.a Diddy era stato accusato di aver costretto due ex-fidanzate, tra cui Cassie Ventura e un’altra donna anonima nota come “Jane”, ad atti sessuali non consensuali con escort maschili, aiutato da altre persone. Queste le accuse per cui il cantante è stato assolto, cosa che di fatto per lui si tramuta in una vittoria.

In compenso è stato giudicato colpevole di “trasporto per avviare la prostituzione” [transportation to engage in prostitution], accusa per la quale potrebbe ottenere fino a un massimo di venti anni di prigione – la sentenza definitiva spetterà a un giudice. Ma se fosse stato giudicato colpevole dell’accusa principale, Combs avrebbe anche potuto avere una condanna a vita.

La strategia della difesa è stata quella di sostenere che le prove presentate dall’accusa contraddicevano i reati imputati, e di ammettere occasionale violenza domestica e uso di droghe ma sostenendo che la tesi che lo dipingeva come “capo” di una grande organizzazione dedita al traffico sessuale e racket era “gravemente esagerata”.

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Ora la difesa ha chiesto l’immediata scarcerazione di Diddy, in attesa del verdetto per le accuse rimanenti che, in America, fanno riferimento a una legge che si chiama Mann Act e risale al 1910: proibisce il trasporto inter-stato per fini di prostituzione. Insomma, non è ancora finita ma sembra che le cose si siano inaspettatamente messe “bene” per Diddy.

Fonte: The New York Times

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