Mancano meno di 90 giorni all’uscita di Una battaglia dopo l’altra, il nuovo attesissimo film di Paul Thomas Anderson, fissato ufficialmente per il 25 settembre. Una data che si colloca perfettamente nella fascia temporale della Mostra del Cinema di Venezia, alimentando le aspettative per una potenziale première mondiale al Lido, qualora il regista decidesse di presentarlo in anteprima festivaliera. E, nelle ultime ore, è stato rilasciato un nuovo avvincente teaser.
La Warner Bros. sembra ancora indecisa su come posizionare strategicamente il film sul mercato. Secondo alcune testimonianze provenienti da una recente proiezione di prova, il focus del questionario post-visione non era tanto sul contenuto del film, quanto sulle modalità migliori per promuoverlo. La strategia attuale prevede infatti la pubblicazione di un teaser successivamente al trailer ufficiale, una mossa piuttosto insolita e audace.
Una battaglia dopo l’altra segna la prima collaborazione tra Anderson e Leonardo DiCaprio, una partnership che era stata inizialmente prevista già negli anni ’90 per Boogie Nights, ma mai realizzata fino ad oggi. Qualche settimana fa è emersa online una dettagliata reazione a una delle prime proiezioni di prova, accendendo ulteriormente l’interesse sul progetto.
Il film è un adattamento libero del romanzo Vineland di Thomas Pynchon (1990), anche se Anderson ha aggiornato l’ambientazione, spostandola dall’epoca Reagan a un contesto contemporaneo. DiCaprio interpreta un ex attivista radicale diventato fuggitivo, che cresce la figlia di nascosto, lontano dai riflettori. Il loro fragile equilibrio viene sconvolto dal ritorno di una figura del passato: Sean Penn, nel ruolo di un militare suprematista bianco, che dà inizio a un inseguimento su scala nazionale.
Il cast di Una battaglia dopo l’altra è completato da nomi di grande rilievo: Regina Hall, Benicio del Toro, Teyana Taylor, Wood Harris, Chase Infiniti e Alana Haim. Le prime proiezioni di test rivelano un film teso e avvincente, con inseguimenti in auto ed esplosioni. Potrebbe essere l’opera più vicina al genere action che Paul Thomas Anderson abbia mai diretto.