Jason Vukovich, noto come l’Alaskan Avenger, ha dato la caccia ai pe*ofili per vendicarsi degli ab*si che lui e suo fratello hanno subito per mano del loro stesso padre
Viene chiamato Alaskan Avenger – il Vendicatore dell’Alaska: non è un supereroe, ma un uomo come tanti che, però, subì da bambino gravi ab*si assieme al fratello per opera del suo stesso padre (adottivo). Da adulto, per vendicarsi, ha dato la caccia ad alcuni pedofili – registered sex offenders, cioè riconosciuti tali a livello penale – e li ha menati di brutto.
Costoro sono stati picchiati con un martello nelle loro stesse case, e derubati da Vukovich. Il quale poi è stato arrestato e condannato nel 2018 a 28 anni di prigione. Una delle tre vittime auspica che sconti in carcere tutta la sua pena fino alla fine, ma sorprendentemente gli altri due hanno chiesto la sua scarcerazione.
Così molti altri nell’opinione pubblica, che ritengono quelli compiuti dall’Alaskan Avenger degli atti di eroismo contro persone malevole e perverse. Lui però non è più dello stesso avviso: da dietro le sbarre ha rinunciato pubblicamente al suo ricorso alla violenza, incitando le vittime di abusi come lui ad andare invece in terapia.
Vukovich, nato nel 1975, ha raccontato: “Entrambi i miei parenti erano fedeli cristiani e ci portavano in chiesa a ogni messa che c’era, due o tre volte alla settimana. Quindi potete immaginare l’orrore e la confusione quando quest’uomo che mi aveva adottato iniziò a sfruttare sessioni di ‘preghiera’ a tarda notte per molestarmi“.
Credits: KTVA News
Il fratello di Jason, Joel, ha descritto più vividamente quelle traumatiche esperienze, spesso colme di violenza: “Ci picchiava con pezzi di legno e ci frustava con delle cinture. Salivamo sui letti a castello e ci mettevamo contro il muro. Era mio compito andare per primo, così lui avrebbe lasciato Jason in pace”. Un racconto che ricorda molto quello dei fratelli Menendez.
Il padre adottivo dei due fratelli venne accusato di abuso su minore nel 1989, ma riuscì a scampare al carcere. I due non furono al sicuro finché non scapparono di casa, quando Jason aveva solo sedici anni. Tornato in Alaska nel 2008, Jason ha quindi iniziato la sua opera come “vigilante” nel 2016.
Presentandosi a casa dei tre pedofili presi di mira, Vukovich li ha derubati di vari possedimenti e al terzo ha dichiarato anche di essere “un angelo vendicatore” presentatosi lì per portare “giustizia per le persone che hai ferito”. Due delle tre vittime sono state colpite con un martello, e in una occasione due donne hanno accompagnato Jason e hanno registrato il tutto.
Nel 2024 è stata lanciata una petizione per far uscire l’Alaskan Avenger dal carcere, e il suo avvocato, Ember Tilton, ha detto: “Non penso che debba essere punito; è già stato punito. Tutta questa faccenda è iniziata come punizione per un bambino che non meritava di essere trattato in questo modo”.
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