Brian Johnson,influencer noto sui social con il nome di Liver King, è stato arrestato martedì 24 giugno ad Austin con l’accusa di aver rivolto minacce considerate “terroristiche” al noto podcaster Joe Rogan. Il 47enne, diventato celebre per il suo stile di vita estremo e per la promozione di una dieta a base di carne cruda, è anche il protagonista del recente documentario Untold: The Liver King, uscito su Netflix nel maggio 2025.
Secondo la sinossi del documentario, Liver King “ha costruito un impero del fitness online divorando carne cruda e promuovendo uno stile di vita ancestrale completamente naturale, con i muscoli a sostenerlo. Con interviste all’uomo stesso, alla sua famiglia e ai suoi soci in affari, questo documentario svela la storia avventurosa della rapida ascesa di The Liver King alla fama su Internet e le polemiche e le reazioni negative che ne sono seguite dopo la scoperta dello scandalo degli steroidi”.
Secondo quanto riferito dal Dipartimento di Polizia di Austin (APD), gli investigatori sono stati informati nella mattinata di martedì – intorno alle ore 9:30 – che Brian Johnson aveva pubblicato sul suo account Instagram (seguito da 2,9 milioni di follower) alcuni contenuti minacciosi rivolti a Joe Rogan.
Gli investigatori hanno esaminato i post e hanno osservato che Johnson si stava recando ad Austin – dove Rogan risiede – mentre continuava a rilasciare dichiarazioni minacciose – ha dichiarato un portavoce dell’APD in un comunicato ufficiale. Gli investigatori hanno contattato il signor Rogan, il quale ha dichiarato di non aver mai avuto alcuna interazione con Johnson e di considerare i post come minacciosi. Sulla base di queste informazioni, gli investigatori hanno ottenuto un mandato di arresto per Johnson con l’accusa di minaccia terroristica
L’arresto è avvenuto intorno alle 17:59 di martedì, presso il Four Seasons Hotel di Austin. Gli agenti lo hanno preso in custodia senza incidenti. Johnson è stato poi trasferito presso il carcere della contea di Travis con l’accusa di minaccia terroristica, un reato minore di classe B.
Le dichiarazioni incriminate risalgono a lunedì 23 giugno, quando Johnson ha pubblicato su Instagram un video nel quale si rivolge direttamente a Rogan:
Joe Rogan, ti sto chiamando, mi chiamo Liver King. Da uomo a uomo, voglio fare a pugni con te. Non ho alcuna preparazione nel jiu-jitsu, mentre sei cintura nera, dovresti smantellarmi. Ma voglio fare a pugni con te. Alle tue regole, verrò da te, quando sarai pronto
In un secondo video pubblicato lo stesso giorno, Johnson rincara la dose:
Non ti imbatterai mai in una persona del genere, disposta a morire, sperando che tu mi strangoli, perché questo è un sogno che si avvera
Martedì è apparso sull’account Instagram di Liver King un video che mostra la moglie di Johnson, Bozena “Barbara” Johnson, mentre entra nella hall dell’hotel proprio nel momento in cui il marito viene ammanettato e caricato su una volante della polizia. Altri video pubblicati poco prima documentano Johnson mentre si prepara all’arresto: si veste, beve un espresso e si lima le unghie in una stanza d’albergo.
Un portavoce di Joe Rogan non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sull’accaduto. Anche l’azienda di Johnson non ha risposto alla richiesta di commento inviata via email.