Il Codacons entra in campo chiedendo all’Autorità Garante della Concorrenza un controllo sulle società organizzatrici di eventi musicali e sui cantanti
Il Codacons entra a gamba tesa nel caso che sta facendo discutere tutta Italia, e specialmente il settore spettacolo: quello dei concerti “gonfiati”, o “finti sold out” che dir si voglia. Eventi dal vivo che vengono dichiarati sold out senza in realtà esserlo, per via di una serie di pratiche (o meglio, “magheggi”) di correttezza dubbia adottate per riempire venue e stadi.
“Il caso della cantante Elodie emerso in questi giorni sulla stampa, i cui concerti negli stadi di Milano e Napoli avrebbero registrato vendite deludenti, portando alla comparsa improvvisa di ticket di ingresso venduti a prezzi stracciati sui siti ufficiali di rivendita” dice il Condacons nel comunicato al riguardo, specificando che è “Solo la punta dell’iceberg”.Â
“Diversi artisti ed esperti del mondo musicale hanno confermato la prassi di immettere sul mercato biglietti a prezzi ridottissimi a ridosso dei concerti, quando le vendite si rivelano inferiori alle aspettative. Non solo. Una quota di biglietti verrebbe addirittura regalata, allo scopo di riempire gli impianti”.
“Una pratica che, tuttavia, danneggia in modo evidente chi tali biglietti li ha acquistati a prezzo pieno, spesso sborsando cifre astronomiche per assistere allo spettacolo del proprio artista preferito. Una condotta che potrebbe realizzare la fattispecie di pratica commerciale sia scorretta che ingannevole”, dice il Codacons.
Si sostiene quindi che: “L’Antitrust deve intervenire aprendo una apposita istruttoria nei confronti delle società organizzatrici di concerti in Italia”; e infatti il Codacons ha presentato un esposto Autorità Garante della Concorrenza, richiedendo di verificare se attività di società organizzatrici di eventi e degli artisti stessi possano tradursi in “una pratica che danneggia i consumatori”.
Il caso è stato trattato da Selvaggia Lucarelli e molta eco ha avuto anche la spiegazione del fenomeno da parte di Federico Zampaglione dei Tiromancino, il quale ha spiegato per filo e per segno in una “sceneggiatura” su un post Facebook come questi meccanismi per i finti sold out vengono messi in atto. La polemica prosegue.