Siete esperti e appassionati di sit-com? Scommettiamo che vi siete persi questi tre titoli “nascosti”!
Esistono molte sit-com nel panorama televisivo, alcune hanno fatto la storia come Friends e How I Met Your Mother, mentre altre sono state dimenticate, lasciate in un angolo e viste solo da pochissime persone. Tra queste ce ne sono sicuramente tre di cui molti non sono a conoscenza, ma è arrivato il momento di rimediare!
Non Fidarti della Str**** dell’Interno 23
Al primo posto di questa classifica c’è sicuramente Non Fidarti della Str**** dell’Interno 23, sit-com composta da sole due stagioni, con un totale di 26 episodi, uscita nel 2012 e ideata da Nahnatchka Khan. La trama è semplice: una ragazza di nome June, arrivata dalla provincia, un po’ ingenua ma anche forte, si trasferisce a New York per inseguire i suoi sogni.
Visto che le cose non sono proprio facili, soprattutto economicamente, decide di cercare un appartamento con una coinquilina e si ritrova al numero 23 con una ragazza di nome Chloe, donna con una morale inesistente, pazza, ladra e truffatrice, dedita all’alcol e al sesso occasionale.
Le puntate sono leggere, divertenti e mettono in primo piano un’amicizia creata da due personalità opposte, in grado di scontrarsi ma capaci anche di capirsi e volersi bene, in un modo originale tutto loro, fatto di battutine sarcastiche e insulti simpatici. Un elemento distintivo dello show è dato dalla presenza di James Van Der Beek, star della popolare serie Dawson’s Creek.
Lui è presente in tutti gli episodi come migliore amico di Chloe, e dopo anni dalla fine della serie cerca di togliersi di dosso il personaggio che interpretava, Dawson Leery, per poter dare una svolta alla sua carriera, continuando a fare provini e cercando di evitare le fan ossessionate da lui.
La presenza di questo attore rende lo show ancora più carino e forse anche un po’ nostalgico per i fan di Dawson’s Creek. Inoltre, non va certamente trascurata la figura della “stronza” in questione, interpreta da Krysten Ritter – la Jane di Breaking Bad, ricordate? Insomma, dare una chance a questa serie sarebbe un’ottima idea, sicuramente non ve ne pentirete!
2. Baby Daddy
Come non nominare una delle sit-com più esilaranti e coinvolgenti del panorama televisivo, Baby Daddy? La serie, creata da Dan Berendsen, è uscita nel 2012 ed è composta da sei stagioni. Il protagonista si chiama Ben, un barista di vent’anni la cui vita viene stravolta da una bambina neonata lasciata dalla sua ex, sul portico di casa.
La neonata in questione si chiama Emma ed è sua figlia. Dopo vari dubbi iniziali, decide di tenerla con sé e prendersi cura di lei, facendosi aiutare dai suoi migliori amici Tucker e Riley e da suo fratello maggiore Danny con l’aggiunta di sua mamma, una donna un po’ folle e invadente ma divertente e grintosa.
Dalla sua decisione inizia un viaggio incredibile alla scoperta non solo del suo ruolo genitoriale ma anche di sé stesso, attraverso mille avventure divertenti, in grado di mostrare al pubblico la quotidianità della sua vita insieme a quella di tutti gli altri personaggi, tra mille peripezie in ogni ambito, quello sentimentale, familiare e lavorativo.
Non mancheranno infatti triangoli amorosi e amicizie improbabili come quella tra Tucker e Bonnie, il duo più iconico di Baby Daddy, che con il loro rapporto di odio e amore donano siparietti spassosi grazie a prese in giro continue. Se si guarda una puntata se ne guardano altre dieci.
Impossibile fermarsi, poiché ogni scena è contornata da gag divertenti che rendono gli episodi estremamente godibili e che faranno ridere a crepapelle chi guarda. Vale la pena recuperare questo piccolo gioiellino, poco conosciuto ma che merita di essere visto da più persone possibili.
3. The Good Place
È arrivato il momento di chiudere in bellezza con un’altra sit-com, estremamente elogiata dalla critica per la recitazione degli attori, la sceneggiatura, l’originalità e l’ambientazione, ma che è poco conosciuta e poco apprezzata dal grande pubblico. Ovvero The Good Place, creata da Michael Schur e trasmessa dal 2016 fino al 2020 dalla NBC.
La serie è composta da un totale di quattro stagioni, in cui gli episodi sono incentrati su Eleanor Shellstrop, una donna appena morta che è finita in una dimensione utopica chiamata “la parte buona” (il Paradiso), creata da Michael, l’architetto del posto. Fin qui sembra tutto “regolare”; eppure c’è un problema.
Eleanor, per via della sua cattiva condotta sulla terra, sarebbe dovuta finire nella “parte cattiva” (l’Inferno) invece del posto in cui si trova ora: un’ambiente meraviglioso, colorato, dove regna la pace e in cui è vietato addirittura dire le parolacce. Eleanor, nonostante il suo egoismo e la sua totale incapacità di compiere una sola buona azione, trovandosi lì cerca di migliorare.
Intraprendendo un viaggio verso sé stessa, alla ricerca del suo vero “io”, grazie all’aiuto soprattutto di altri abitanti del posto che diventano importanti per lei: Chidi, Tahani, Jason e Janet, un’assistente artificiale sempre disponibile per tutti. The Good Place riesce a trasmettere un alto livello di tranquillità quando la si guarda, attraverso colori vivaci e ambientazioni confortevoli.
All’interno della serie i protagonisti riescono a legare in modo quasi magico, trasmettendo un senso familiare che non sempre si è in grado di far arrivare attraverso uno schermo. Non mancano ovviamente battute e scene divertenti, accompagnate però anche da parti più serie in grado di far riflettere.
Tra queste: l’importanza di essere una brava persona e la rilevanza dei legami d’amicizia e d’amore, che possono rendere la via di un essere umano migliore. Perciò, dopo quanto scritto, è il caso di recuperare anche questa serie, consigliata soprattutto a chi vuole staccare la testa dai pensieri e concedersi dei momenti di assoluto relax!
Quale di queste sit-com recupererete per prima? Fatecelo sapere su LaScimmiaPensa e iscrivetevi al nostro canale WhatsApp!