A quanto pare, chiedere un Negr*ni può scatenare dissensi in bar
Quante volte avrete ordinato un Negr*ni al bar? Mai nessun problema, vero? Invece è successo in un locale a Pordenone, dove il nome del famoso drink ha suscitato il fastidio di alcuni avventori stranieri, i quali udendolo l’hanno giudicato per ovvi motivi “razzista”. E a quanto sembra è quasi scoppiata la rissa, calmata a fatica dalla barista.
In realtà, poi, è solo una coincidenza che il drink si chiami “quasi” come un insulto razzista: creato a Firenze nel 1920 con una formula a base di vermut rosso, bitter Campari e gin, prende il proprio nome dal conte Camillo Negroni di Fiesole. Nessuna malizia nel nome, quindi, né nell’ordinarlo. Però insomma, siamo nel 2025, e sapete cosa significa: attenti a quello che dite, e dove lo dite.