Nel mondo contemporaneo, dove il confine tra notorietà e responsabilità è sempre più labile, le figure pubbliche diventano spesso oggetto di analisi scolastiche, culturali e mediatiche. È il caso di Chiara Ferragni, imprenditrice digitale e simbolo del successo via social, la cui parabola discendente ha suscitato l’interesse persino delle autorità educative di altri Paesi. Sorprendentemente, non è l’Italia a mettere Ferragni sotto la lente critica della Maturità 2025, ma la Tunisia.
Durante la prova di lingua inglese destinata agli studenti della sezione Economia, il Ministero dell’Istruzione tunisino ha inserito nella traccia un testo dedicato alla figura dell’influencer lombarda. La fonte è un articolo pubblicato dal The Guardian nel gennaio 2024, che tratteggia il declino del brand Ferragni a seguito dello scandalo ormai noto come Pandoro-gate. A riportare la notizia è stata la pagina Facebook Lyceena, che segue da vicino le dinamiche scolastiche del Paese nordafricano, pubblicando anche il contenuto completo della traccia assegnata.
L’elaborato si apre con una panoramica sul successo mediatico e commerciale di Chiara Ferragni, per poi focalizzarsi sul caso che ha incrinato la sua reputazione pubblica. “L’influencer sta faticando a mantenere il proprio prestigio dopo uno scandalo su una torta natalizia (pandoro), che ha innescato un’indagine per frode, lasciando il suo impero sull’orlo del baratro”, si legge nella traccia.
Il pandoro griffato Ferragni, venduto al prezzo di 9 euro — circa il triplo rispetto alla versione tradizionale — era stato presentato come un prodotto a scopo benefico. “Balocco ha affermato che i ricavi derivanti dalle torte sarebbero stati devoluti a un ospedale pediatrico di Torino”, si legge nel testo proposto agli studenti. Tuttavia, viene anche chiarito che “Balocco ha dato solo 50mila euro all’ospedale prima del lancio, senza ulteriori donazioni”.
Nel materiale d’esame si cita anche la reazione dell’influencer alla bufera mediatica che ne è scaturita: “La torta a marchio Ferragni aveva un prezzo di 9 euro, quasi il triplo della versione standard […] Balocco ha dato solo 50mila euro all’ospedale prima del lancio, senza ulteriori donazioni.” E ancora: “La torta a marchio Ferragni aveva un prezzo di 9 euro, quasi il triplo della versione standard. Balocco ha affermato che i ricavi derivanti dalle torte sarebbero stati devoluti a un ospedale pediatrico di Torino.” Viene poi evidenziato che “Balocco ha dato solo 50mila euro all’ospedale prima del lancio, senza ulteriori donazioni”.
Il testo menziona anche il video diffuso sui social da Chiara Ferragni, nel quale l’imprenditrice si è scusata per quello che ha definito “un errore di comunicazione”.
A seguito della vicenda, le istituzioni italiane sono intervenute sul piano legislativo per regolamentare con più rigore l’attività promozionale degli influencer. La traccia proposta agli studenti tunisini ne dà conto con queste parole:
L’autorità italiana ha varato nuove normative più severe per garantire maggiore trasparenza nei contenuti pubblicati sui social media dagli influencer con oltre un milione di follower. I post pubblicitari devono essere contrassegnati in maniera più chiara per essere immediatamente riconoscibili, pena sanzioni fino a 600mila euro per gli influencer inadempienti
Non è la prima volta che una personalità italiana viene utilizzata come spunto per una traccia d’esame all’estero. Già nel 2024, a San Marino, era stata Angelina Mango a ispirare una prova di Maturità. La scelta di Ferragni, tuttavia, assume una rilevanza diversa: non si tratta solo di un personaggio noto, ma di un caso emblematico utile ad affrontare tematiche di forte attualità come la responsabilità sociale, il ruolo degli influencer nell’economia moderna e le conseguenze di strategie comunicative opache.
