Corona come al solito fa parlare di sè
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Giovedì 12 giugno si è tenuta a Milano una nuova udienza del processo che vede Fabrizio Corona, ex re dei paparazzi, imputato per bancarotta fraudolenta. Il procedimento, che riguarda presunte operazioni finanziarie illecite legate alla società Fenice, ha visto momenti di forte tensione in aula, con dichiarazioni dirette e sferzanti rivolte al pubblico ministero e agli avvocati delle parti civili.
Al centro dell’inchiesta condotta dal pm Luigi Luzi c’è un immobile situato in via De Cristoforis, zona Corso Como, dal valore stimato attorno ai 2 milioni di euro. Secondo l’accusa, l’abitazione sarebbe stata fittiziamente intestata a un collaboratore di Corona, con l’intento di sottrarla al patrimonio della Fenice srl, in corso di fallimento. Una strategia che, per la Procura, costituirebbe un chiaro tentativo di elusione patrimoniale.
Durante l’udienza, Corona ha polemicamente reagito alle accuse, rivolgendosi direttamente al magistrato con parole forti:
Vuole chiedere una condanna magari a 5 anni perché ho pagato 5 milioni di tasse, di cui tre di interessi?
Gli avvocati Ivano Chiesa e Cristina Morrone, che rappresentano Corona, hanno respinto le accuse spiegando che l’appartamento in questione era già stato oggetto di confisca nel 2018, nell’ambito di un altro procedimento legato al ritrovamento di 2,6 milioni di euro in contanti nascosti nel controsoffitto. In quel caso, Corona era stato assolto per l’accusa di intestazione fittizia, e gli erano stati restituiti 1,9 milioni.
Secondo la tesi difensiva, si tratterebbe di una “bancarotta già risarcita”, dal momento che l’immobile era stato già acquisito dallo Stato e non avrebbe potuto rientrare tra i beni della società fallita. Inoltre, la difesa ha sostenuto che la casa fosse regolarmente registrata nei bilanci della società come credito verso terzi dal 2007 al 2021.
Corona stesso ha rivendicato la propria correttezza:
Noi non abbiamo debiti con nessuno, non abbiamo mai rubato niente a nessuno, anzi avevamo crediti che non ci sono stati pagati.
L’udienza è stata segnata anche da uno scontro verbale tra Corona e Gabriele Minniti, avvocato di uno dei creditori che si sono costituiti parte civile nel procedimento. Corona ha reagito duramente a un intervento del legale, lanciando accuse provocatorie che hanno suscitato un certo scalpore:
Sì mia mamma fa la prestanome, come quella di Fedez – ha detto l’ex agente fotografico, riferendosi al noto rapper Federico Lucia, difeso dallo stesso Minniti ma estraneo alla vicenda giudiziaria. Vergognati, vi distruggiamo.
Il presidente del collegio, Nicola Clivio, ha chiesto all’avvocato Minniti se intendesse verbalizzare l’accaduto, ma il legale ha declinato, giudicandolo non necessario.
Al termine dell’udienza, la situazione per Corona si è ulteriormente complicata: il pm Luzi ha infatti avanzato una nuova contestazione di bancarotta fraudolenta. Stavolta, l’ipotesi di reato riguarda pagamenti per oltre un milione di euro indirizzati alla società Athena, considerata collegata a Fenice.
La prossima udienza è stata fissata per dicembre, lasciando aperti numerosi interrogativi sull’esito del processo.
Che ne pensate?
Fonte: Fanpage