Harvey Weinstein dichiarato colpevole di violenza ses*uale

Una giuria a maggioranza femminile ha dichiarato Weinstien colpevole di violenza ses*uale nei confronti di Miriam Haley

Harvey Weinstein
Credit: CC BY-SA 3.0 - Author: Georges Biard
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Il processo ad Harvey Weinstein prosegue

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Nuovo verdetto parziale nel processo per crimini sessuali contro Harvey Weinstein. Mercoledì, una giuria a maggioranza femminile ha dichiarato l’ex produttore di Hollywood colpevole di violenza sessuale nei confronti di Miriam Haley, ma lo ha assolto dall’accusa legata a Kaja Sokola. Nessuna decisione definitiva, invece, sulla terza accusa mossa da Jessica Mann: le deliberazioni proseguiranno giovedì.

Il procedimento, iniziato ad aprile, si è protratto per settimane e ha visto tre donne – Haley, Mann e Sokola – testimoniare sulle presunte aggressioni sessuali subite. Weinstein era imputato per due capi d’accusa di atto sessuale di primo grado e uno per stupro di terzo grado.

Durante il processo, l’ex magnate ha chiesto l’annullamento del procedimento, lamentando tensioni tra i giurati e la mancanza di un giusto processo.

È la mia vita ad essere in gioco – ha dichiarato Weinstein in aula, rivolgendosi al giudice Curtis Farber – Non avrò un giusto processo. Lei mi sta mettendo in pericolo, Vostro Onore.

Nella stessa mattinata di mercoledì, il presidente della giuria ha confermato al giudice l’alto livello di tensione tra i membri della giuria, richiedendo un incontro privato con il magistrato e gli avvocati per affrontare la situazione.

Il giudice Farber ha poi reso noto che il capogruppo della giuria si era detto irremovibile nella sua posizione, e che alcuni giurati avevano pronunciato frasi minacciose come “Ci vediamo fuori un giorno”, creando un clima di forte scontro all’interno della sala deliberativa.

Secondo Arthur Aidala, avvocato di Weinstein, si è trattato di una situazione inaccettabile:

È stato commesso un crimine contro questo giurato – ha affermato – La situazione nella sala deliberativa è stata minacciosa e molesta. Il verdetto è frutto di coercizione e minacce.

Il pubblico ministero Matthew Colangelo ha però ridimensionato la ricostruzione, affermando che il capogruppo della giuria non appariva impaurito, ma semplicemente determinato:

Ha detto che aveva già deciso, che non voleva cambiare idea, e che la gente lo stava pressando. È questo che comportano le deliberazioni della giuria.

Nel precedente processo del 2020, Weinstein era stato riconosciuto colpevole di violenza sessuale su Haley e Mann, e stava scontando una pena di 23 anni a New York, poi revocata nell’aprile 2024. In questo nuovo procedimento, si è dichiarato non colpevole per tutte le accuse. Haley e Mann sono tornate a testimoniare, raccontando rispettivamente un’aggressione sessuale nel proprio appartamento nel 2006 e una violenza avvenuta in un hotel nel 2013.

Kaja Sokola, invece, è stata identificata solo durante l’arringa iniziale di fine aprile, e non aveva testimoniato nel processo del 2020. Ha raccontato in aula due episodi di aggressione sessuale: uno nel 2002, quando aveva 16 anni, e un altro in un hotel di Manhattan nel 2006, per cui Weinstein è stato giudicato nel processo attuale.

In una dichiarazione scritta dopo il verdetto, Sokola ha espresso un sentimento di sollievo:

Sono sollevata che Weinstein sarà ritenuto responsabile di alcuni dei suoi crimini. Harvey Weinstein rimarrà dietro le sbarre e questa è una vittoria. Venire allo scoperto è stata la cosa più difficile che abbia mai fatto. Ho raccontato la mia storia pubblicamente, ho testimoniato sotto giuramento e ho rivissuto il mio trauma, il tutto a un costo personale, affinché il mondo conoscesse la verità.

Anche Miriam Haley ha rilasciato dichiarazioni ai giornalisti, ringraziando la giuria:

Voglio solo dire che sono molto grata alla giuria. La difesa ha adottato un tono molto dirompente e caotico fin dall’inizio di questo processo, il che, suppongo, servisse a distrarre la giuria da fatti innegabili. E sono così grata che abbiano capito le assurdità e le buffonate. Testimoniare di fronte a continue interruzioni, alla vergogna delle vittime e ai tentativi deliberati di distorcere la verità è stato estenuante e, a volte, disumanizzante. Ma il verdetto di oggi mi dà speranza. Speranza che ci sia una nuova consapevolezza sulla violenza sessuale e che il mito della vittima perfetta stia svanendo.

Weinstein sta attualmente scontando anche una pena di 16 anni inflitta a Los Angeles nel 2022, dopo essere stato condannato per stupro in un altro processo.

Che ne pensate?