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Predator – Killer of Killers: recensione del film animato
Predator: Killer of Killers è l'ultima estensione della saga di Predator. Un'opera antologica che proietta lo spettatore verso dimensioni deliziose.
Predator – Killer of Killers è il sesto film dedicato a questa saga e l’ottavo in cui compare l’alieno cacciatore. Un’opera antologica dove non mancano sangue, orrore, effetti speciali e azione, ma non solo. Predator, con questo ultimo capolavoro diretto da Dan Trachtenberg, eleva ulteriormente il suo ruolo nella cultura pop, proiettandosi verso un futuro radioso e intrigante, senza terminare la sua inarrestabile caccia.
Predator – Killer of Killers, distribuito in Italia su Disney Plus, si lascia guardare con enorme piacere, grazie ad una grafica assolutamente funzionale e delle trame e sotto trame ben congeniate. Ecco la nostra recensione; buona lettura!
Predator – Killer of Killers: trama
La trama di Predator – Killer of Killers si concentra su tre distinti segmenti narrativi, ognuno con protagonisti guerrieri leggendari provenienti da contesti storici diversi, che si trovano ad affrontare una minaccia comune e terrificante: un Predator, un cacciatore alieno più letale e astuto che mai.
Nel primo segmento, assistiamo alle vicende di Ursa, una guerriera vichinga che cerca vendetta per la morte del padre, ma si trova a confrontarsi con una perdita ancora più grande. Il suo percorso è intriso di dramma e di un confronto con ideali di guerra e di famiglia.
Il secondo racconto ci porta in Giappone, dove due fratelli samurai sono divisi da un conflitto familiare e da questioni d’onore. La loro lotta interna si intreccia con l’arrivo di un Predator, che li costringe a imparare a combattere insieme per la sopravvivenza. Questa parte del film è caratterizzata da un’estetica elegante e da dialoghi minimali ma densi di significato.
Infine, il terzo segmento segue Torres, un pilota latino-americano coinvolto in un dogfight nella Seconda Guerra Mondiale. La sua battaglia aerea assume una dimensione fantascientifica quando si scontra con una minaccia invisibile proveniente dallo spazio. Torres combatte non per la gloria, ma per dignità e per proteggere chi ha ancora un futuro, dimostrando un’umanità che contrasta con la ferocia del cacciatore.
I tre si ritroveranno a combattere per la loro vita, cercando di mettere da parte le loro barriere culturali e provando a collaborare contro un nemico comune.
Predator – Killer of Killers: recensione
Ci stancheremo mai di vedere film con protagonista Predator? Probabilmente no, a maggior ragione se vengono distribuiti capitoli di questa qualità, sia dal punto di vista visivo che della scrittura del soggetto. Predator – Killer of Killers non è rivoluzionario sotto chissà quale aspetto. Semplicemente funziona perché è coerente con quanto visto nella saga dell’alieno cacciatore e aggiunge nuovi spunti e personaggi che convincono lo spettatore, senza forzarlo, a continuare a seguire questo personaggio nato negli anni ’80.
Predator – Killer of Killers adatta lo stile action e fantascientifico alle storie di tre personaggi che, apparentemente, sono lontane anni luce (in tutti i sensi) dall’universo di questa creatura. Ursa, il Samurai e Torres vengono da luoghi e epoche lontane. I loro unici fili conduttori sono gli alieni e le loro abilità di “killer”, tanto alte da fargli valere un onore tanto epico quanto sanguinario. Ma non c’è solo azione in questo film animato.
Il background dei tre personaggi, le loro storie e motivazioni emergono ancor di più rispetto a quanto possa fare l’azione e la spettacolarità stessa. Sono mossi da sentimenti di rabbia, rancore oppure speranza e fiducia nel futuro. Soffrono a prescindere dalla presenza del Predator, che compare quando sembra proprio arrivato il culmine delle loro azioni, pronto a metterle alla prova per testare le loro capacità.
Una sinergia di elementi emotivi e bellici che funziona alla perfezione e che rende Predator – Killer of Killers un prodotto ottimo e che, probabilmente, avrà un seguito, direttamente intrecciato con quanto visto negli anni precedenti con altri film. Lo stile é caratteristico, la grafica funzionale a rendere epiche e spettacolari le scene di lotta che in un film live action sarebbero sembrate troppo artefatte.
Il fascino del cartone animato permane perché sa di nostalgico ma permette di rendere tutto possibile senza risultare “finto”. Il suo potenziale è sfruttato a pieno in Predator – Killer of Killers, donando un aspetto innovativo agli stessi alieni sia nel loro aspetto fisico che nei loro equipaggiamenti. Le immagini sono talmente potenti che i dialoghi sono quasi ridotti al minimo. I primi piani sono emblematici e esprimono tutti i sentimenti che meritano di emergere nelle varie situazioni e location del film.
In conclusione, Predator – Killer of Killers merita tutti gli onori che gli si possano attribuire. Assolutamente consigliato.
Predator – Killer of Killers: cast
Lindsay LaVanchy: Ursa
Louis Ozawa: Kenji and Kiyoshi Kamakami
Rick Gonzalez: Torres
Predator – Killer of Killers: trailer
Trailer ufficiale di Predator – Killer of Killers; credits: youtube / 20th Century Studios Italia