A cura di Sara Tersigni
Uno degli elementi più interessanti di Dying for Sex
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In Dying for Sex Nikki è la figura più importante negli ultimi giorni della sua amica Molly
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Molte persone nella loro vita si fanno carico o si sono fatte carico di qualcuno malato. Prendersi cura di chi sta soffrendo non è semplice, è impegnativo e richiede molto tempo. Spesso si mette in un angolo la propria vita privata, trascurandosi, visto che la persona affetta da malattia si trova in un incubo infernale. Il dolore delle persone malate è assolutamente giustificato e non si può neanche immaginare cosa stiano passando.
Non si vuole in alcun modo sminuire ciò che provano ma solo parlare di chi il dolore lo nasconde, di chi non è malato ma soffre comunque nel vedere chi ama andare via lentamente. I caregiver, termine anglosassone che ormai è entrato stabilmente nell’uso comune, sono persone di cui si parla raramente. Questa figura è presente, come migliore amica della protagonista, nella miniserie statunitense Dying for Sex, uscita il 4 aprile 2025 sulle piattaforme streaming Disney+ e Apple TV.
In Dying for Sex Molly (Michelle Williams) è una donna di quarant’anni, guarita da un paio d’anni dal cancro al seno. Vorrebbe riprendere in mano la sua vita ma questo pensiero viene interrotto dalla chiamata del medico che le comunica di avere nuovamente il cancro, stavolta all’anca con metastasi alle ossa ed è incurabile.
Appena dopo lo shock iniziale decide di rivoluzionare gli ultimi mesi che le rimangono, divorziando dal marito Steve (Jay Duplass) con cui non ha più una vita sessuale e provando a realizzare il suo desiderio, ovvero quello di avere finalmente un orgasmo e di sperimentare tutte le fantasie erotiche più nascoste che le vengono in mente. Figura fondamentale nella vita di Molly è appunto Nikki (Jenny Slate), l’amica che tutti vorrebbero avere. Donna forte, esuberante, sincera, leale e con un cuore grande. Nikki lavora come attrice in una compagnia. Subito dopo essere venuta a conoscenza della diagnosi, cerca di fare tutto il possibile per starle accanto.
In Dying for Sex inizialmente Nikki riesce a gestire tutto ciò che comporta stare accanto a qualcuno con una malattia così grave, ma a lungo andare ne viene assorbita così completamente da perdere sia il suo lavoro che il suo fidanzato Noah (Kelvin Yu).
In Dying for Sex Nikki che è un personaggio estremamente interessante, incarna una figura spesso dimenticata. I caregiver molte volte perdono o lasciano volontariamente il proprio lavoro e mettono da parte la loro vita sentimentale per prendersi cura di chi amano, esattamente come viene mostrato in questa miniserie straordinaria.
Nessuno chiede mai se un caregiver riesca a gestire tutto il groviglio di confusione ed emotività che comporta e nei casi in cui questo succeda, come nella serie in cui Sonya (Esco Jouley), assistente sociale dell’ospedale, e Noah cercano di far capire a Nikki di non dimenticarsi di sé stessa, queste accortezze vengano ignorate in quanto, per i caregiver la salute dell’altra persona è troppo più importante della propria. Essi spesso, non solo arrivano esausti alla fine delle cure ma potrebbero anche entrare in depressione.
Difficilmente, si lasciano aiutare, pensano di essere in grado di poter affrontare qualsiasi problema possa incombere, senza rendersi conto di perdere lentamente pezzi di loro stessi. Nikki in Dying for Sex, nonostante il suo mostrarsi spesso allegra, soprattutto agli occhi di Molly, ha dentro di lei un vortice di tristezza, rabbia e stanchezza che le pervade il corpo.
Dying for Sex è un piccolo gioiellino che vale la pena guardare, in grado di mescolare il dramma con la comicità. Molti momenti di dolore vengono alternati a quelli comici e sarcastici, parlando anche del sesso in modo libero, senza pregiudizi. Viene mostrata la fragilità della vita, le debolezze umane, gli errori e i rimpianti.
Sia Molly che Nikki riescono a mostrare allo spettatore le due facce della sofferenza in una situazione complicata di questo genere. I dialoghi sono accattivanti, schietti e profondi. Nel cast ci sono anche il vicino di casa di Molly, Guy (Rob Delaney), sua mamma (Sissy Spacek) e il suo medico il Dr. Pankowitz (David Rasche). Dying for Sex è ispirata ad una storia vera, a quella di Molly Kochan che ha raccontato la sua esperienza con il cancro e l’esplorazione della sua sessualità in un podcast creato con la sua migliore amica Nikki Boyer.
È un omaggio ad una storia realmente accaduta, anche per questo le emozioni che si provano mentre la si guarda possono risultare più reali del solito.