Un utente anonimo di Reddit racconta la sua storia allucinante: dopo aver avuto un incidente ed essere rimasto “senza vita” per sei minuti, sostiene di aver visitato l’aldilà e di aver avuto uno spiacevole “incontro”. E avvisa: “Forse posso preparare la nostra specie per quel che succede dopo che spiriamo”
Sarebbe successo a questo redditor, che sulla piattaforma social sostiene di essere “morto” per sei minuti e di aver visitato l’aldilà. Sappiamo che non è il primo, ma ecco che cos’ha da dire: “Sono rimasto senza respiro e sono collassato. Quello che è successo poi mi è stato detto dopo il fatto”.
Il fatto in questione riguarderebbe un incidente subito da chi racconta a sedici anni: “Apparentemente sono cascato in strada, dove una donna che guidava una berlina mi ha quasi schiacciato il teschio tra gli pneumatici. Invece ha frenato all’improvviso per fermarsi, ha cercato di svegliarmi, poi ha chiamato l’ambulanza quando non ci è riuscita”.
“I medici sono arrivati e hanno scoperto che il mio cuore aveva smesso di battere. Ero morto, tecnicamente. Hanno trasportato il mio corpo all’ospedale, e in qualche momento lungo la strada sono riusciti a far ripartire il mio cuore, [riportandomi] in vita. Poi è iniziato uno stressante viaggio attraverso il sistema sanitario americano che ha portato infine a una ablazione, un pacemaker, e montagne di debiti”.
E a questo punto della storia il redditor racconta cosa avrebbe “visto” durante questi sei minuti nell’aldilà, esordendo nel dire: “Non ringraziate mai Dio per niente. Perché per quei sei minuti, mentre il mio corpo senza vita viaggiava attraverso la città accompagnato da due paramedici che lavoravano instancabilmente per farmi rivivere, la mia anima ha trasceso il nostro mondo per visitare l’aldilà”.
“Durante la mia visita, ho imparato cose sul nostro universo che vorrei non aver imparato. Forse, nel condividere la mia storia, potrei aiutare la nostra specie a prepararsi per quello che succede dopo che spiriamo”. E sostiene quindi non tanto di aver visitato un luogo quanto di aver avuto “un incontro” in questo aldilà, e piuttosto spiacevole.
“Uno spirito bambinesco con un gusto per la manipolazione psicologica disturbante. Giocava con me come un gatto con un topo in trappola, gioendo del dolore che causava. I disagi fisici che ci immaginiamo l’inferno ci infligga impallidiscono al confronto con la tortura dell’anima. La perdita di una persona cara ci va vicino, quel danno emotivo pungente che risulta dal trauma”.
“Quando è stato chiaro che il mio tempo sulla Terra non era ancora finito e sarei dovuto ritornare, mi è stato detto [dallo spirito] di non rivelare la sua esistenza al resto della mia specie. La mia ricompensa, mi ha comunicato, sarebbe stata una posizione marginalmente migliorata tra la popolazione di schiavi“.
“In alternativa, se fossi riuscito a convincere altri della sua esistenza, nuovi orrori mi avrebbero atteso quando fossi ritornato”. Non è chiaro chi o che cosa questa entità malevola sia, ma di certo non ci troviamo di fronte al classico racconto di un paradiso ideale e accogliente. Che dire: speriamo che quelle su questo disturbante aldilà siano tutte fantasie; ma non lo possiamo sapere per certo, giusto?