Simulazione terrificante mostra che cosa succede al nostro cervello quando invecchiamo [VIDEO]

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Credits: YouTube/TheEconomist
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A che età il cervello raggiunge il suo sviluppo massimo, e quando inizia ad “invecchiare”? Ce lo mostra questa simulazione

Cosa succede quando il cervello invecchia? Chiaramente alla fine della vita l’organo cerebrale va incontro ad un declino inesorabile, ma prima che ciò avvenga attraversa varie fasi, come ci illustra questa simulazione di The Economist. Un percorso lungo e complesso che va di pari passo con le varie fasi della nostra vita.

Dopo la pubertà, illustra la simulazione, il cervello continua a svilupparsi mentre il tessuto cerebrale nella corteccia pre-frontale aumenta le connessioni. Giunti attorno ai 30 anni, il cervello raggiunge il “pieno sviluppo” mentre la “sostanza bianca”, che spedisce segnali elettrici tra le differenti parti del cranio e il midollo spinale, raggiunge la sua grandezza massima entro i 40 anni.

Le persone di età avanzata usano entrambi i lati del cervello per la memoria a breve termine, mentre i più giovani usano in genere solo la parte sinistra. Quelli di mezza età hanno imparato anche a minimizzare “il negativo”, in quanto gli scienziati hanno scoperto che l’amigdala, la parte che gestisce le emozioni, si illumina quando le persone più giovani guardano sia immagini positive che negative.

Invece, i meno giovani reagiscono molto meno alle immagini negative, probabilmente perché la maggior parte di quelli che hanno raggiunto una certa età avrà imparato a essere più “resiliente”, come si dice. Il neuroscienziato e neurochirurgo dr. Stefan Mindea illustra ulteriormente cosa accade con il processo di invecchiamento.

“Molta gente ha esperienza di cambiamenti nelle priorità cognitive, spesso focalizzandosi più su ciò che contribuisce alla generazione successiva e sulla riflessione personale. Questo è anche quello che chiamiamo ‘picco cognitivo’, specialmente in aree come quelle della memoria verbale e della cognizione accumulata”.

Infine, il dottor Mindea avvisa che dopo i 65 anni il cervello inizia a “atrofizzarsi gradualmente o a rimpicciolire” e questa è ovviamente la parte preoccupante – per quanto inevitabile. Da quel momento in poi, dobbiamo rassegnarci a un declino nelle nostre capacità di problem solving e di processazione, per quanto chiaramente i tempi non sono gli stessi per tutti.

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Credits: Getty Stock Photo

Fonte: UNILAD

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