Il regista iraniano Jafar Panahi ha ricevuto la Palma d’Oro alla 78° edizione del Festival di Cannes per “It Was Just an Accident”, film ispirato direttamente al suo periodo di detenzione. L’opera mescola umorismo assurdo e indignazione, seguendo cinque personaggi che credono di aver individuato il pubblico ministero responsabile delle loro torture. Tuttavia, essendo stati bendati durante la prigionia, nessuno è certo dell’identità dell’uomo.
Dal suo arresto nel 2010 per “propaganda contro il regime”, Panahi non ha mai smesso di fare cinema, nonostante il divieto imposto. Nel 2011 fece scalpore inviando clandestinamente una chiavetta USB a Cannes con il film “This Is Not a Film”. La Palma d’Oro rappresenta ora una potente rivendicazione della sua resilienza. Durante il discorso di ringraziamento, Panahi ha dichiarato:
Penso che sia il momento di chiedere a tutti, a tutti gli iraniani con opinioni diverse dalle altre, in Iran e nel mondo… Vorrei chiedere loro una cosa: mettete da parte tutti i problemi e le differenze. La cosa più importante è sicuramente il nostro Paese e la libertà del nostro Paese
L’ultima giornata è stata scossa da un blackout regionale che ha interrotto le proiezioni, creando disagi e confusione. Fortunatamente, i generatori di riserva hanno permesso di proseguire la cerimonia al Palais, dove Binoche e la giuria – composta da artisti di fama internazionale e in maggioranza donne – hanno consegnato i premi.
I vincitori principali del Festival di Cannes 2025
Il Grand Prix è stato assegnato a “Sentimental Value” del norvegese Joachim Trier, un dramma familiare che esplora la complessa relazione tra un regista e la figlia da cui è separato. Trier, ringraziando Cannes, ha dichiarato:
Non credo che l’arte sia solo qualcosa che si fa per uno scopo o per capire. […] È un altro linguaggio, potrebbe essere un linguaggio di unificazione
Il premio per la miglior regia è andato a Kleber Mendonça Filho per “L’agente segreto”, un thriller ambientato durante la dittatura militare brasiliana. Il film ha fruttato anche il premio come miglior attore a Wagner Moura.
La miglior attrice è Nadia Melliti per “Little Sister”, dove interpreta una giovane parigina che affronta la propria identità in un contesto familiare conservatore.
Il premio per la sceneggiatura è stato assegnato ai fratelli Dardenne per “Young Mothers”, mentre il Premio della Giuria è stato diviso tra “Sirat” di Olivier Laxe e “Sound of Falling” di Mascha Schilinski, due visioni radicalmente originali.
Premi speciali e nuove voci del cinema internazionale
La giuria ha voluto celebrare anche l’ambizione e la sperimentazione visiva assegnando un Premio Speciale al regista cinese Bi Gan per “Resurrection”, un’antologia caleidoscopica che attraversa un secolo di cinema.
Il premio Camera d’Or per il miglior esordio è andato ad Hasan Hadi per “The President’s Cake”, primo film iracheno premiato a Cannes.
Nel corso della cerimonia, l’attore John C. Reilly ha sorpreso il pubblico con una performance canora di “La vie en rose”, introducendo con ironia la premiazione della miglior sceneggiatura.
Per fortuna, i film presentati ci hanno fornito tutta l’energia di cui avevamo bisogno questa settimana – ha affermato.
Elenco completo dei premi – Festival di Cannes 2025
Concorso ufficiale
Palma d’Oro: “È stato solo un incidente”, Jafar Panahi
Gran Premio: “Valore sentimentale”, Joachim Trier
Regia: Kleber Mendonça Filho, “L’agente segreto”
Attore: Wagner Moura, “L’agente segreto”
Attrice: Nadia Melliti, “Little Sister”
Premio della Giuria – Ex Aequo: “Sirat”, Olivier Laxe e “Sound of Falling”, Mascha Schilinski
Premio Speciale: “Resurrezione”, Bi Gan
Sceneggiatura: Jean-Pierre e Luc Dardenne, “Giovani madri”
Premi paralleli
Camera d’Or: “La torta del Presidente”, Hasan Hadi
Menzione speciale Camera d’Or: “My Father’s Shadow”, Akinola Davies Jr.
Palma d’Oro per il cortometraggio: “Sono contento che tu sia morto adesso”, Tawfeek Barhom
Menzione speciale cortometraggio: “Ali”, Adnan Al Rajeev
Premio documentario Golden Eye: “Imago”, Déni Oumar Pitsaev
Premio speciale della giuria Golden Eye: “L’uomo da sei miliardi di dollari”, Eugene Jarecki
Queer Palm: “Sorellina”, Hafsia Heerzi
Palm Dog: Panda, “L’amore che rimane”
Premi FIPRESCI
Concorso: “L’agente segreto”, Kleber Mendonça Filho
Un Certain Regard: “Urchin”, Harris Dickinson
Sezioni parallele: “L’Odissea del Tarassaco”, Momoko Seto
Sezione Un Certain Regard
Premio principale: “Lo sguardo misterioso del fenicottero”, Diego Céspedes
Premio della Giuria: “Un poeta”, Simón Mesa Soto
Regia: Tarzan e Arab Nasser, “C’era una volta a Gaza”
Miglior interpretazione: Cléo Diara, “I Only Rest in the Storm”; Frank Dillane, “Urchin”
Sceneggiatura: Harry Lighton, “Pillion”
Menzione speciale: “Norah”, Tawfik Alzaidi
Quinzaine des Réalisateurs
Etichetta Europa Cinemas: “Wild Foxes”, Valéry Carnoy
Premio SACD: “Wild Foxes”, Valéry Carnoy
Premio del Pubblico: “La torta del Presidente”, Hasan Hadi
Semaine de la Critique
Gran Premio: “Un fantasma utile”, Ratchapoom Boonbunchachoke
Premio French Touch: “Imago”, Déni Oumar Pitsaev
Premio GAN per la distribuzione: “Ragazza mancina”, Le Pacte
Premio Rising Star Louis Roederer: Théodore Pellerin, “Nino”
Premio Leitz Cine Discovery (cortometraggio): “L’mina”, Randa Maroufi
Premio SACD (corto): Guillermo Galoe e Victor Alonso-Berbel, “La città insonne”
Premio Canal+ (corto): “Erogenesis”, Xandra Popescu