Georgia O’Connor, pugile di soli 25 anni, è morta di can*ro

La pugile Georgia O’Connor è morta a soli 25 anni dopo aver affermato che i medici abbiano ignorato la sua malattia per oltre 4 mesi

Georgia O'Connor
Credits: James Chance/Getty
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Addio a Georgia O’Connor

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La comunità sportiva e il mondo del pugilato piangono la scomparsa di Georgia O’Connor, talentuosa pugile professionista britannica, venuta a mancare a soli 25 anni. O’Connor, originaria di Durham (Regno Unito), aveva denunciato pubblicamente di essere stata ignorata dai medici per mesi, nonostante i sintomi evidenti di un tumore che si sarebbe poi rivelato terminale. La sua storia ha scosso l’opinione pubblica e riacceso i riflettori sulle criticità del sistema sanitario nazionale britannico (NHS).

Georgia O’Connor era una promessa del pugilato. Pluridecorata a livello juniores, aveva vinto la medaglia d’oro ai Giochi della Gioventù del Commonwealth nel 2017, rappresentando con orgoglio la Gran Bretagna. Solo a gennaio 2025 aveva rivelato pubblicamente di avere una colite ulcerosa, una malattia infiammatoria cronica dell’intestino, e una forma di cancro allo stadio terminale. Annunciando la sua diagnosi su Instagram, aveva scritto:

Non c’è un modo semplice per dirlo, ma ho il cancro. Ora che abbiamo chiarito questo, è il momento di smascherare i RATS, dei veri e propri incompetenti, che hanno permesso che tutto questo accadesse.

La giovane atleta aveva raccontato di aver sofferto dolori costanti per ben 17 settimane, durante le quali si era rivolta più volte ai medici e agli ospedali, chiedendo aiuto e cercando risposte:

Ma nessun dottore mi ha ascoltata, cazzo. Nessun dottore mi ha presa sul serio. Nessun dottore mi ha fatto le scansioni o gli esami del sangue che ho implorato mentre piangevo a terra in preda all’agonia.

Georgia O’Connor aveva già ricevuto una diagnosi di colite ulcerosa e colangite sclerosante primitiva (PSC), due condizioni che aumentano il rischio di sviluppare un tumore. Tuttavia, ha denunciato di essere stata ignorata ripetutamente dal personale medico:

Mi hanno liquidato. Mi hanno fatto gaslighting, mi hanno detto che non era niente, mi hanno fatto sentire come se stessi esagerando. Si sono rifiutati di sottopormi a una scansione. Si sono rifiutati di indagare. Si sono RIFIUTATI di ascoltare. Uno mi ha persino detto che è ‘tutto nella mia testa’.

Dopo la diagnosi, i medici le hanno comunicato che il tumore si era diffuso e che nei polmoni erano presenti coaguli di sangue potenzialmente fatali. Un ritardo che, secondo O’Connor, sarebbe potuto salvarle la vita:

Avrebbero potuto fare qualcosa prima di arrivare a questo punto. Possono dire che è terminale quanto vogliono. Possono dirmi che morirò. Ma dopo averci messo 17, DICIASSETTE settimane per capire cosa non andava in me, perché cazzo dovrei crederci?

Nel corso di questi mesi difficili, Georgia O’Connor aveva condiviso apertamente il suo dolore, rivelando anche di aver subito un aborto spontaneo e di aver affrontato il peso di una diagnosi tanto crudele proprio in coincidenza con il suo 25° compleanno:

Ho quella che la gente considera la peggiore malattia conosciuta dall’uomo, ma riesco ancora a sorridere, ridere ed essere me stessa.

In seguito alla notizia della sua scomparsa, un portavoce del Newcastle upon Tyne Hospitals NHS Foundation Trust ha dichiarato:

Siamo molto dispiaciuti di apprendere la notizia della morte di Georgia e porgiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia. Sappiamo che si tratta di un momento molto difficile, ma se e quando la famiglia vorrà sollevare qualsiasi preoccupazione con noi, la invitiamo a contattarci.

Numerosi i tributi ricevuti dalla giovane pugile. Ben Shalom, ex promoter e fondatore di Boxxer, ha dichiarato:

Siamo addolorati per la scomparsa di Georgia O’Connor. Una vera guerriera dentro e fuori dal ring, la comunità pugilistica ha perso una giovane donna talentuosa, coraggiosa e determinata troppo presto.

Ellie Scotney, campionessa del mondo e amica di Georgia da oltre un decennio, ha aggiunto:

Sono stata davvero fortunata ad avere non solo un’amica per 10 anni, ma una sorella per la vita. Anche quando la vita era scandita da un timer, non hai mai lasciato che nulla offuscasse la tua luce. Un sorriso che non svanisce mai e un cuore che vivrà per sempre in tanti modi. Non c’era nulla che non potessi fare, il mondo era ai tuoi piedi, non importava in quale stanza entrassi.

Terribile.