Una strampalata teoria dice che i 7 nani di Biancaneve avrebbero un significato ben preciso e nascosto, e riguarda la dipendenza da una certa sostanza. Ecco le argomentazioni
Ve lo sarete chiesto: perché i 7 nani si chiamano proprio così, e che significato hanno i loro nomi? Bé, secondo una teoria che circola in rete ciascuno di essi rappresenterebbe una delle fasi di dipendenza dalla cocaina, cioè i vari effetti sul fisico che provoca l’assunzione progressiva di questa droga.
Quindi, secondo la teoria:
Cucciolo (“Dopey”, stordito) rappresenta lo stato di “leggerezza” che si prova dopo aver sniffato per la prima volta;
Brontolo (“Grumpey”, imbronciato) rappresenta lo stato di irritabilità che coglie chi è affetto da astinenza;
Eolo (“Sneezy”, raffreddato) rappresenta il prurito al naso che viene a chi fa molto uso di coca;
Mammolo (“Bashful”, timido) rappresenta l’atteggiamento riservato tipico del cocainomane;
Gongolo (“Happy”, felice) rappresenta la sensazione d gioia euforica provocata dalla droga;
Dotto (“Doc”, sapiente, dottore) rappresenta l’idea di onnipotenza (pensate a Jordan Belfort);
Pisolo (“Sleepy”, addormentato) rappresenta infine uno stato di intorpidimento, provato da chi è vittima di dipendenza grave;
I 7 nani nel film Disney del 1937
Non è la prima teoria di questo tipo legata a film Disney o a produzioni per bambini, senza parlare di riferimenti e “messaggi nascosti” simili nel mondo della musica – pensiamo ai Beatles. Ma la teoria sui 7 nani proposta da Mitchell Stephens, docente di storia della televisione all’Università di New York, circola in rete da anni e anni ed è anche un po’ entrata nella cultura popolare.
Ovviamente, tutti quanti i “sintomi” sopra descritti si possono legare a vari stati psicofisici, tratti caratteriali o effetti collaterali di una miriade di “assunzioni”, per cui collegare tutto forzatamente alla cocaina risulta quantomeno esagerato. Ed è proprio il tipo di teoria affascinante e disturbante nella quale, come in questo caso, tutto torna troppo per tornare davvero.