In meno di una settimana, due giovani influencer sono state brutalmente assassinate in Colombia e in Messico, sollevando un’ondata di indignazione e rinnovando le preoccupazioni sulla crescente violenza di genere nella regione. Le autorità indagano entrambi i casi come femminicidi, un fenomeno in preoccupante aumento in America Latina.
La polizia colombiana ha aperto un’indagine per femminicidio in seguito all’omicidio di María José Estupiñán, influencer, modella e studentessa di 22 anni originaria di Cúcuta, nel nord-est della Colombia. La giovane è stata freddata nella sua abitazione il 15 maggio, da un uomo che si sarebbe finto un fattorino per farsi aprire la porta. Estupiñán è stata colpita al volto non appena ha aperto l’uscio.
Le telecamere di sorveglianza hanno registrato l’aggressore mentre si dava alla fuga pochi istanti dopo lo sparo. Magda Victoria Acosta, presidente della Commissione nazionale per le questioni di genere della magistratura colombiana, ha condannato l’accaduto con parole forti:
Era una donna giovane e intraprendente con tutta la vita davanti a sé, ma i suoi sogni sono stati stroncati prematuramente, come i sogni di molte donne in questo Paese.
Secondo la polizia, l’influencer aveva denunciato per violenza domestica il suo ex compagno, ora principale sospettato dell’omicidio.
Potrebbe trattarsi di femminicidio, dal momento che negli anni precedenti la donna ha sporto diverse denunce per violenza domestica, ma è una questione su cui si indaga – ha dichiarato il colonnello Leonardo Capacho, della Polizia di Cúcuta.
Il colonnello William Quintero, comandante della Polizia Metropolitana di Cúcuta, ha confermato che contro il sospettato erano già state presentate denunce:
Secondo quanto abbiamo potuto verificare, ha effettivamente rivolto minacce e sono state presentate denunce contro di lui. Stiamo adottando tutte le misure urgenti per accertare l’accaduto e assicurare alla giustizia i responsabili di questo atto
Secondo fonti legali, il giorno prima dell’omicidio un giudice aveva ordinato al sospettato di risarcire l’influencer con 30 milioni di pesos colombiani (circa 9.900 dollari canadesi) per i danni subiti.
Alejandra Vera, direttrice del collettivo femminista “Woman, Speak Out and Move It” di Cúcuta, ha puntato il dito contro l’inerzia delle istituzioni:
Il brutale omicidio di María José è il risultato di un sistema che normalizza la violenza contro le donne. La Colombia sta affrontando una pandemia di femminicidi: ogni 28 ore, una donna è vittima. Ogni crimine riflette un modello sistematico di impunità e negligenza statale.María José, come migliaia di altre persone, ha fatto ciò che il sistema richiede. Ha denunciato il crimine, ha presentato prove e ha chiesto aiuto. Ma lo Stato l’ha lasciata morire. Non esistono ordini di protezione efficaci, né un’assistenza continuativa per gli abusatori, né centri di accoglienza con la capacità necessaria. Le donne sono completamente prive di protezione, e i colpevoli lo sanno.”
Secondo l’Osservatorio colombiano sui femminicidi, nel 2024 sono già stati registrati 886 casi, il dato più alto degli ultimi sette anni.
Pochi giorni prima della morte di Estupiñán, il Messico è stato scosso dall’omicidio di Valeria Marquez, influencer e truccatrice di 23 anni, assassinata il 10 maggio all’interno del salone di bellezza dove lavorava a Zapopan, nei pressi di Guadalajara. L’aggressione è avvenuta durante una diretta streaming su TikTok (qui i dettagli). Nelle immagini della live, Marquez appare seduta a un tavolo con in mano un peluche. Poco prima dell’agguato, dice:
Stanno arrivando, mentre una voce fuori campo le chiede: “Ehi, Vale?” Lei risponde: “Sì”prima di disattivare l’audio. L’aggressione è avvenuta subito dopo.
Le autorità dello stato di Jalisco, uno dei più violenti del Messico con 906 omicidi registrati da ottobre 2024, trattano il caso come femminicidio.
Marquez era un influencer con circa 200.000 follower tra Instagram e TikTok e aveva recentemente raccontato di un episodio inquietante: una persona si era presentata al salone in sua assenza con un “regalo costoso”, ma lei si era rifiutata di incontrarla, apparendo visibilmente preoccupata durante il racconto.