Ryan Guzman: “Sono stato ses*ualizzato sul set”

In un’intervista al Zach Sang Show, Ryan Guzman ha parlato di come fu sessualizzato dopo aver preso parte a Il ragazzo della porta accanto

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Parla Ryan Guzman

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Ryan Guzman, attore noto soprattutto per il thriller erotico Il ragazzo della porta accanto accanto a Jennifer Lopez, ha recentemente rivelato di essere stato vittima di episodi di sessualizzazione durante la sua carriera. In un’intervista al Zach Sang Show, l’attore 37enne ha parlato apertamente dell’esperienza vissuta sul set del film e di come abbia affrontato situazioni simili anche in altri contesti lavorativi a Hollywood.

Il film, uscito nel 2015 e oggi considerato una delle pellicole che hanno segnato la svolta nella carriera dell’attore, racconta la storia di Noah, un diciannovenne interpretato da Guzman, che si trasferisce accanto a Claire Peterson (Jennifer Lopez), una professoressa di liceo recentemente separata.

Noah inizia a frequentare il figlio di Claire, ma mostra presto un chiaro interesse nei confronti della donna, culminando in una scena di sesso tra i due. Da quel momento, il comportamento del ragazzo prende una piega ossessiva e inquietante, segnando l’inizio di una spirale pericolosa. Nonostante il successo del film, l’attore ha rivelato di non aver vissuto quell’esperienza in maniera del tutto positiva.

È una cosa strana di cui parlare in quanto uomo, perché, sai, molte persone alzano gli occhi al cielo e pensano, ‘sai che sei un uomo, deve piacerti’ – ha dichiarato Guzman. Non solo Il ragazzo della porta accanto, su molti set, sai – dice Ryan Guzman. Dicono qualche battuta di sfuggita o qualcosa del genere, e lo fanno ancora oggi, sai. Ma in un certo senso ti lasci trasportare. E se vuoi gli dai peso, ti butta giù.

Io la prendo come pensando: ‘Va bene, questa è la tua prospettiva. E grazie per avermi trovato attraente, fantastico’. Quindi cerco di trarne il lato positivo.”

Parlando dello stigma che colpisce gli uomini che denunciano episodi di sessualizzazione, Ryan Guzman ha spiegato:

Non divento cieco e insensibile, lo diventavo quando ero più giovane. Ora sono consapevole e, credo, in fondo alla mia testa, penso: ‘Ok, ora mi hai mostrato chi sei, cosa sei e qual è la tua intenzione, e non devo più assecondarla’. E posso reindirizzare l’energia altrove, così non devo più vivere in quel tipo di energia. Ma grazie per aver condiviso con me queste informazioni, permettendomi di vedere cosa succede nelle tue fantasie.

Ryan Guzman ha anche sottolineato come, secondo lui, la società sia ancora poco sensibile a questo tipo di problematiche quando a parlarne è un uomo:

L’attore pensa che, in quanto uomo, ‘a nessuno importa’. Si dice solo: ‘ok, amico, ti lamenti di essere bello. Stai scherzando? Cosa succederà adesso?’ È una cosa strana di cui parlare.

Che ne pensate?