Sydney Sweeney, star di serie di successo come Euphoriae del film Tutti tranne te, è tornata a parlare della costante ipersessualizzazione a cui è stata sottoposta nel corso della sua carriera. In occasione della sua ultima partecipazione al Saturday Night Live, l’attrice è stata spesso al centro di battute che ruotavano attorno al suo aspetto fisico, in particolare sulla presunta ossessione degli uomini nei suoi confronti. Dopo l’apparizione, la Sweeney ha voluto affrontare direttamente la questione, parlando dei commenti “strani” e disumanizzanti ricevuti e di come tutto ciò la faccia sentire.
In un’intervista rilasciata a Variety, l’attrice ha espresso il disagio legato alla costante sessualizzazione del suo corpo, spiegando come questo influisca sul modo in cui viene percepita dal pubblico, al di là dei suoi ruoli.
Lo vedo, e non riesco proprio a permettermi di avere una reazione. Non so come spiegarlo, sto ancora cercando di capirlo anch’io. Le persone si sentono connesse e libere di poter parlare di me come vogliono, perché credono che io abbia ceduto la mia vita. Che non sia più umana, perché sono un’attrice. Che questi personaggi siano per tutti gli altri, ma poi io come Sydney non lo sono più. È questo strano rapporto che le persone hanno con me, su cui non ho alcun controllo o voce in capitolo
Sydney Sweeney ha anche raccontato di aver vissuto esperienze simili fin da giovanissima. In una precedente intervista a Elle, ha spiegato come l’ipersessualizzazione sia iniziata già ai tempi del liceo, proprio a causa del suo corpo.
Ero fortemente sessualizzata al liceo perché avevo il seno grande. È piuttosto buffo: quello che si diceva di Cassie in Euphoria, il pubblico ha poi deciso di farlo a me nella vita reale. Il che ho trovato folle, perché stavamo cercando di mostrare un personaggio davvero ipersessualizzato, e quali avrebbero potuto essere le cause e le conseguenze per lei. E continuano a farlo