Andrew Tate ha scatenato il web con un Tweet al veleno sulla prossima uscita di GTA VI
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L’hype per GTA 6 continua a dominare il panorama videoludico, ma non tutti condividono l’entusiasmo crescente. Il 7 maggio, Andrew Tate — noto personaggio controverso del web — ha lanciato una provocazione ai fan del celebre franchise, innescando una valanga di reazioni negative sui social. Tate è intervenuto su Twitter con un messaggio diretto e pungente:
Siete ossessionati da GTA 6 perché nella tua vita reale non avete né auto, né donne, né yacht, né soldi, né azione.
Il tweet di Andrew Tate ha fatto il giro della rete in poche ore, attirando critiche da parte di videogiocatori, streamer e appassionati. In molti hanno interpretato il messaggio come un attacco gratuito e poco informato contro l’intera comunità videoludica, che da anni attende con trepidazione l’uscita del nuovo capitolo di GTA
Andrew Tate, già noto per le sue posizioni divisive e i toni spesso arroganti, sembra voler ridicolizzare l’entusiasmo dei fan, insinuando che la passione per il videogioco nasconda una mancanza di successo nella vita reale. Ma la risposta della community non si è fatta attendere. Un utente su Twitter ha risposto con orgoglio, confutando le parole di Tate elencando i propri traguardi personali:
2 auto, una compagna da 7 anni, l’acquisto della mia prima barca a fine anno, un paio di proprietà e tutta la mia carriera è basata su GTA 6. Criticare ciò che non si capisce è una forma di inadeguatezza. Forse dovresti investire quello che ti resta in qualche azione T2
Un altro utente ha scelto invece la via dell’ironia, scrivendo:
Rilassati, pelato, voglio solo giocare
C’è anche chi ha colto l’occasione per ribaltare la retorica di Tate, commentando:
Sei ossessionato dal ritrarti come un maschio alfa perché sai che dietro le quinte sei un beta senza spina dorsale
Le dichiarazioni di Andrew Tate, pensate forse per screditare l’hype attorno a GTA 6, sembrano aver avuto l’effetto opposto. La community si è stretta attorno alla propria passione, difendendo con forza non solo il valore culturale del videogioco, ma anche la legittimità di un entusiasmo condiviso da milioni di persone in tutto il mondo.
Questo episodio evidenzia ancora una volta il divario crescente tra personaggi provocatori online e community digitali sempre più consapevoli e pronte a rispondere con intelligenza e orgoglio.
Che ne pensate?
