Schreiber parla per la prima volta della figlia trans Kai

In un’intervista rilasciata giovedì mattina a Variety, Liev Schreiber ha parlato per la prima volta della figlia trans Kai

Liev Schreiber
Credits: Variety tramite Getty Images
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Parla Liev Schreiber

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Liev Schreiber, celebre attore noto per il suo ruolo in Ray Donovan, ha recentemente condiviso un toccante ritratto del percorso della figlia sedicenne Kai, che ha fatto coming out come persona transgender. In un’intervista rilasciata giovedì mattina a Variety, Schreiber ha parlato con sincerità del momento in cui Kai ha chiesto a lui e alla madre, l’attrice Naomi Watts, di cambiare i pronomi con cui si riferivano a lei, sottolineando come la transizione non sia stata vissuta come uno shock, ma come un naturale passo nel riconoscimento dell’identità della figlia.

Kai è sempre stata quella che è – ha dichiarato Liev Schreiber. Ma suppongo che il momento più emozionante sia stato quando ci ha chiesto di cambiare i suoi pronomi. A essere sincero, non mi è sembrato un granché solo perché Kai è stata davvero femminile per molto tempo

Venerdì sera, Kai accompagnerà suo padre e la moglie di lui, Taylor Neisen, al gala A Place at the Table organizzato dall’Ali Forney Center a New York. L’evento ha l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno dei giovani LGBTQ+ senza fissa dimora. Il centro offre assistenza attraverso un Drop-In Center aperto 24 ore su 24 e una rete di 13 strutture di accoglienza di emergenza e transitorie, raggiungendo oltre 2.200 giovani ogni anno.

Kai, che ha debuttato nel mondo della moda a marzo sfilando per Valentino ed è stata poi protagonista di una campagna pubblicitaria per la maison, gode di una visibilità e di un sostegno familiare che non tutti i giovani transgender possono permettersi. Proprio per questo motivo, Liev Schreiber ha sottolineato quanto sia fondamentale farsi avanti e dare voce a chi vive situazioni di marginalizzazione.

Non si tratta solo di rappresentare la comunità trans – ha spiegato. Questa è in realtà una comunità di persone che non hanno grandi risorse, che non hanno accesso ad alcun aiuto, che non sono protette e accudite dalle loro famiglie. Sono persone che vengono rifiutate. Sono persone che stanno vivendo la versione più dura dell’umanità che possiamo offrire, e alcune di loro non sopravvivono

Dobbiamo tenerlo a mente quando usciamo, ci vestiamo a festa e ci prepariamo per essere visti, capisci? Quello che stiamo facendo è raccogliere fondi per una comunità che ne ha disperatamente bisogno.

Liev Schreiber ha descritto Kai come una persona coraggiosa e determinata, sottolineando quanto sia significativo che oggi lei scelga consapevolmente di farsi vedere e sentire come parte della comunità transgender.

Kai è una vera combattente. È importante che lei dica ‘Ehi, sono trans’ e ‘Guardatemi’

Quando gli viene chiesto che consiglio darebbe ai genitori di figli transgender, Schreiber risponde con cautela e rispetto per la diversità dei percorsi personali e culturali.

Non conosco la risposta per tuo figlio. Non so cosa significhi per te essere un padre transgender. Non so come sei stato cresciuto. Non so quale religione hai incontrato o qual è la tua spiritualità. E dirti cosa penso di mia figlia mi sembra un’esagerazione

Poi, con un sorriso, aggiunge:

Credo che se dovessi dire qualcosa a qualcuno che ha problemi con il proprio adolescente trans o con il proprio figlio trans adolescente, direi: ‘Gli adolescenti sono un grattacapo. Sono difficili’. Non importa se sono trans o no, perché ne uscirai. Ma un adolescente trans rimarrà un adolescente. Sono una vera spina nel fianco per la maggior parte del tempo, e Kai è vivace e schietto come pochi

Infine, l’attore ha espresso preoccupazione per il clima politico e sociale che, soprattutto negli Stati Uniti, continua a colpire duramente la comunità transgender. Ha menzionato, ad esempio, il divieto imposto durante l’amministrazione Trump alla presenza di persone transgender nelle forze armate, confermato anche dalla Corte Suprema. Nonostante ciò, Schreiber mantiene uno sguardo positivo sul futuro.

Non mi piace soffermarmi troppo. In un certo senso, sento di non voler esagerare con quella paura o quell’ansia. C’è già abbastanza al mondo per cui essere ansiosi e spaventati

Che ne pensate?