Dal 29 maggio arriverà al cinema L’Esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, il film che riporta in vita uno dei casi di esorcismo più controversi e documentati del XX secolo: quello di Anna Ecklund, pseudonimo attribuito a una donna americana il cui vero nome era Emma Schmidt. Tra possessioni, riti religiosi estremi e identità ancora incerte, la vicenda dell’indemoniata di Earling è al centro di una delle narrazioni più oscure della Chiesa Cattolica.
La figura di Emma Schmidt ha suscitato per decenni l’interesse di teologi, studiosi del paranormale e semplici curiosi. Il suo esorcismo, condotto tra agosto e dicembre del 1928 a Earling, Iowa, è stato il caso più dettagliatamente documentato del secolo scorso, tanto da essere raccontato anche in un’edizione del 1936 della rivista Time, nonché essere fonte di ispirazione per film cult di genere: L’Esorcista su tutti.
Secondo i resoconti, i primi sintomi di quella che fu interpretata come una possessione demoniaca emersero all’età di 14 anni. La donna aveva 46 anni quando fu sottoposta all’ultimo, estenuante rituale di esorcismo eseguito dapadre Theophilus Riesinger, personaggio chiave che in L’Esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, è interpretato da niente meno cheAl Pacino.
Origini incerte e identità controversa
La biografia di Emma Schmidt presenta non poche contraddizioni. Alcune fonti affermano che nacque a Milwaukee il 23 marzo 1882, figlia di immigrati tedeschi, e crebbe in una famiglia cattolica a Marathon, Wisconsin. Tuttavia, altre ricerche archivistiche – in particolare da Ancestry.com – suggeriscono che il suo vero nome fosse Hulda Emma Schmidt, nata il 3 luglio 1882 nel cantone svizzero di Thurgau da Jacob e Anna Schmidt, poi emigrati nel Wisconsin nel 1884. Questa Emma Schmidt sarebbe stata una di nove figli e sarebbe morta il 23 giugno 1964 a Milwaukee.
La versione più comunemente accettata indica che la donna incontrò padre Riesinger a New York all’età di 16 anni, nel 1898. Fonti come il Des Moines Register riportano che la donna fu condotta a Earling da una città della costa orientale, sollevando dubbi sulle sue origini nel Midwest.
Durante la sua adolescenza, Emma iniziò a mostrare segni inquietanti: avversione per simboli sacri, pensieri ossessivi, difficoltà a entrare in luoghi di culto e comportamenti considerati sessualmente devianti. Secondo una testimonianza pubblicata nel 1935, la causa della presunta possessione sarebbe stata sua zia Mina, accusata di praticare la stregoneria e di avere una relazione incestuosa con il padre della ragazza. Quest’ultimo, secondo quanto riportato, avrebbe maledetto Emma con l’aiuto di Mina dopo che la giovane rifiutò le sue avances.
Il primo tentativo di esorcismo risale al 18 giugno 1912, su incarico del vescovo Thomas Dunn di Des Moines. Tuttavia, si sa poco di questa prima sessione e la donna non fu più seguita fino al 1928. In quell’anno, padre Joseph Steiger propose che un nuovo esorcismo avvenisse presso un convento delle Suore Francescane a Earling.
Il secondo esorcismo, iniziato il 18 agosto 1928, fu caratterizzato da eventi estremi: la donna levitava, sibilava come un animale, si arrampicava sugli stipiti delle porte e mostrava una forza sovrumana. Si dice che rigettasse ogni alimento, vomitasse detriti e foglie di tabacco, parlasse in lingue a lei sconosciute e mostrasse gonfiori innaturali sul volto. Le sessioni proseguirono in tre fasi fino al 23 dicembre dello stesso anno. Alcune suore coinvolte chiesero di essere trasferite a causa della violenza dei fenomeni osservati.
Secondo le testimonianze, i demoni che possedevano la donna comprendevano Giuda Iscariota, suo padre Jacob e la zia Mina. Durante le fasi finali, si udirono urla con nomi come “Belzebù” e “Inferno!” prima che la donna riprendesse coscienza gridando: “Gesù mio, Misericordia! Sia lodato Gesù Cristo!”.
Dopo l’ultimo esorcismo, Emma Schmidt ha mostrato solo episodi minori, considerati “gestibili”. Tuttavia, molti studiosi oggi ipotizzano che potesse soffrire di una grave patologia psichiatrica mai diagnosticata. La sua vera identità è stata volutamente celata nei racconti dell’epoca, per proteggerne la riservatezza.
L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, la Trama
Negli anni tumultuosi che precedono la Grande Depressione, nel cuore rurale dell’America, una vicenda inquietante si consuma lontano dagli occhi del mondo. Siamo nel 1928, nei pressi della cittadina di Earling, nello Stato dello Iowa. In un convento isolato, circondato da silenzi invernali e campi spogli, si svolge un evento che metterà alla prova i confini della fede, della scienza e dell’umana comprensione.
Emma Schmidt, interpretata da Abigail Cowen (Fate: The Winx Saga), una giovane donna segnata da un recente lutto – la perdita della madre – giunge al convento in cerca di aiuto. Da quel tragico momento, il suo comportamento si è fatto sempre più inspiegabile, mentre la sua salute fisica e mentale va rapidamente deteriorandosi. I medici, incapaci di offrire una diagnosi o un trattamento efficace, abbandonano ogni tentativo. A quel punto, è la Chiesa a farsi carico del caso, convinta che dietro le sofferenze della ragazza si celi qualcosa di ben più oscuro: una possessione demoniaca.
A essere incaricato del difficile compito è il padre Theophilus Riesinger (Al Pacino), un esorcista esperto e ormai avanti con gli anni, ma ancora animato da una ferrea determinazione. Ad affiancare padre Riesinger c’è padre Joseph Steiger (Dan Stevens), parroco del convento e testimone diretto degli eventi. Sarà lui a documentare ogni fase del rituale, annotando dettagli, reazioni e mutamenti, per fornire una cronaca fedele e completa.
Man mano che passano i giorni e si ripetono i rituali, le condizioni di Emma sembrano peggiorare. Il clima fra le suore è teso, la paura del maligno si espande tra le mura del convento e padre Steiger assiste a una trasformazione che non avrebbe mai pensato possibile…
Nel corso delle settimane, la tensione cresce. Le preghiere sembrano a volte sortire effetti, ma più spesso provocano esplosioni di rabbia, fenomeni inspiegabili e momenti di puro terrore. Le suore, dapprima incredule, iniziano a temere per la propria incolumità. Le pareti del convento, un tempo rifugio di pace, sembrano ora impregnate di qualcosa di innaturale.
Padre Steiger, costretto a confrontarsi con ciò che la logica non può spiegare, vede sgretolarsi ogni certezza. La lotta tra luce e tenebra si manifesta in forme sempre più violente e imprevedibili, fino a spingere tutti i presenti sull’orlo della disperazione.
Il caso di Emma Schmidt non è solo una vicenda di esorcismo, ma una parabola inquietante sulla fragilità della fede e sull’insondabile mistero del male. In quel gelido inverno del 1928, ciò che accadde nel convento di Earling non fu mai dimenticato. Rimane, ancora oggi, uno dei più controversi e disturbanti episodi di possessione della storia, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa Cattolica. Una storia dove la paura si insinua silenziosa, e la salvezza è tutto fuorché certa.
L’Esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual è la fedele riproduzione di questa terrificante storia realmente accaduta. Dal 29 maggio al cinema.
L’esorcismo di Emma Schmidt – The Ritual, il Trailer