Parla Milly D’Abbraccio
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Nel nuovo appuntamento di Belve, andato in onda martedì 6 maggio, Milly D’Abbraccio si è raccontata con un’intensità inaspettata. Intervistata da Francesca Fagnani, l’ex icona dell’hard italiano ha ripercorso senza filtri la propria storia personale e professionale, toccando momenti cruciali della sua carriera e intimi della sua vita privata.
L’ambizione di diventare una stella dello spettacolo ha guidato Milly fin da giovane. Ma quando il mondo televisivo e cinematografico “convenzionale” non le ha offerto le opportunità desiderate, ha trovato nel porno una via di espressione e successo.
Io da ragazzina volevo diventare una diva. Nello spettacolo non mi davano spazio e lì ho trovato terreno fertile
Nel corso dell’intervista, Milly D’Abbraccio non nasconde l’orgoglio per il ruolo ricoperto nell’immaginario collettivo, arrivando a definirsi la “pantera rossa” e una vera rivoluzionaria nel settore.
Nell’hard non ho rivali, sono arrivata dopo Moana e Cicciolina. Sono stata il personaggio che non c’era. Ho rotto gli schemi, ero una pornodiva d’attacco, mi chiamavano la pantera rossa.
Tra i nomi che hanno fatto la storia del porno italiano, Milly D’Abbraccio non può evitare il paragone con Moana Pozzi. Senza timori reverenziali, afferma:
Come attrice ero più preparata io, ma Moana era molto tosta e viveva per il lavoro. Io vivevo anche per la mia vita privata. Moana è stata accusata troppe volte in vita e decantata troppe volto da morta. È inutile santificarla dopo, dovevano apprezzarla di più prima.
Un dettaglio sorprendente del passato di Milly D’Abbraccio è il suo legame con l’aristocrazia. Solo in età adulta ha scoperto la nobiltà del suo sangue, fatto che, a suo dire, avrebbe potuto cambiare tutto:
Rispetto agli altri io ho classe. La mia era la famiglia più importante di Avellino. Siamo marchesi, sangue blu e nobili. L’ho scoperto tardi, a saperlo avrei giocato bene le mie carte e avrei sposato un principe, invece ho fatto la pornodiva.
Il rapporto con la famiglia d’origine è stato complesso. La figura del padre emerge in tutta la sua eccentricità:
È stato uno dei primi scambisti d’Italia. Nostra mamma ci diceva che nostro padre era un maniaco, ma in realtà lui era uno scambista. È lui che mi ha trasmesso forse qualcosa che poi mi ha fatto avvicinare al mondo dell’hard.
Il debutto nel mondo del porno, avvenuto dopo l’incontro casuale con Riccardo Schicchi, fu tutt’altro che facile:
Io ero una bigotta infinta, non davo neanche i baci in bocca ai miei fidanzati. Per tre quattro notti non ho dormito per via di questi set hard
Anche oggi, sebbene abbia lasciato l’industria cinematografica, Milly D’Abbraccio non ha abbandonato la dimensione erotica come mezzo di guadagno. Ora seleziona con cura le persone con cui avere rapporti:
Scelgo se sono persone di un certo livello, industriali, avvocati, professionisti. Persone che poi mi possono aiutare anche nel sociale, c’è una selezione. La media di prezzi è di tremila quattromila euro, ma a volte chiedo regali costosi.
L’esperienza l’ha portata a esplorare anche lati inaspettati della sessualità maschile:
Ci sono persone che ti pagano anche diecimila euro per farsi maltrattare. Lo vorrei fare, tanti personaggi importanti vogliono essere sottomessi
Tra le confessioni più dirette c’è anche il rapporto burrascoso con Eva Henger:
Non è così simpatica, non ci troviamo – dice Milly D’Abbraccio. Lei era gelosa di me ma soprattutto del rapporto che avevo con Riccardo Schicchi.
E poi l’episodio noto dello scontro con Anna Tatangelo durante X Factor:
Penso che lei fosse la più incompetente, la più ragazzina. Gli altri personaggi mi avevano dato ragione.
La sua vita sentimentale è stata segnata da relazioni complesse, gelosie e una lunga fase di esplorazione dell’identità sessuale:
Nell’arco di 60 anni di vita per dieci anni sono stata innamorata di due donne […] Mi sono trovata bene a livello erotico e sessuale ma nella vita le donne sono più pesanti dei maschi.
Essere madre, per una donna con il suo passato, non è stato semplice. Il figlio maggiore ha vissuto con disagio le scelte della madre:
Mio figlio maggiore si vergognava del mio lavoro […] Non mi è venuto in mente di smettere di girare film durante la gravidanza, ma ne ho fatto un più soft.
Eppure, nonostante tutto, c’è spazio per un rimpianto, un pensiero rivolto al padre:
Gli chiederei scusa.
Che ne pensate di queste parole di Milly D’Abbraccio?