Elio Germano spara a zero contro il ministro della cultura: “Basta piazzare gli uomini come fanno i clan”

Di
Andrea Campana
-
Elio
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Elio Germano non le manda a dire sulla crisi del cinema in Italia: “Non sono solo le armi che aumentano il PIL”

Elio Germano si esprime senza peli sulla lingua, intervistato da La Repubblica, in occasione della cerimonia di presentazione dei premi David di Donatello di quest’anno nel parlare del ministro della cultura, Alessandro Giuli, e delle politiche perseguite dal governo nei riguardi della situazione del settore cultura e spettacolo in Italia. Ecco che cosa ha detto.

“Meno male che c’è il presidente Mattarella perché io ho fatto fatica ad ascoltare invece il rappresentante della cultura del nostro paese, il ministro [Giuli]. Io non vorrei esprimere la mia opinione personale, [ma] vorrei che il ministro si confrontasse con i rappresentanti vari della nostra categoria perché il cinema è davvero in crisi e, noi crediamo, per grossa responsabilità del Ministero della Cultura“.

“Per cui poi sentirci parlare insomma di tutte le cose che vanno bene in questo modo così, tra l’altro, bizzarro, dal mio punto di vista personale è un po’ fastidioso. Mi piacerebbe che piuttosto che pensare a piazzare i loro uomini, come fanno i clan, nei posti chiave, si preoccupassero di fare davvero il bene della nostra comunità mettendo le persone competenti nei posti giusti e incontrando i rappresentanti di categoria per risolvere insieme i problemi”.

“Non farlo in maniera ideologica, o di parte, come se fosse una continua campagna elettorale, ma cercare di fare davvero qualcosa per il nostro paese, perché… non sono solo le armi che aumentano il PIL del nostro paese”, termina Germano, provocatoriamente. Queste le sue parole: siete d’accordo con lui?

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Fonte: La Repubblica