Keanu Reeves contro il Deepfake al cinema: “Spaventoso”

In attesa di John Wick 4, dal 23 marzo al cinema, ecco il pensiero di Keanu Reeves sulla tecnologia deepfake e cosa pretende da contratto...

John WIck 4
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Da diversi anni oramai sul web stanno spopolando video che utilizzano la cosiddetta tecnologia Deepfake, ovvero sia un’alterazione digitale di immagini e video con la quale si possono anche sostituire i visi delle persone con quelli di altri. Questo è uno strumento pericoloso che non piace a tutti. Keanu Reeves ad esempio, durante una recente intervista con Wired, ha rivelato di aver addirittura inserito una clausuola nei suoi contratti per evitare che venga utilizzata suoi suoi film.

Non mi importa se qualcuno durante un montaggio rimuove una palpebra che sbatte – ha detto l’attore di John Wick. Ma all’inizio, nei primi anni 2000, o forse addrittura negli anni ’90, una mia performance è stata cambiata. Hanno aggiunto una lacrima sul mio viso, e ho pensato: “Eh?!” Non doveva essere lì. La cosa frustrante è che perdi il controllo di quello che hai fatto. Quando fai una performance in un film, sai che verrà montata, ma sei partecipe. Ma se entri nella terra del deepfake, il tuo punto di vista si perde del tutto. È spaventoso. Sarà interessante vedere come gli esseri umani gestiranno queste tecnologie. Stanno avendo un tale impatto culturale e sociologico, è una “specie” che viene studiata e ora ci sono molti dati comportamentali.

Keanu Reeves ha poi parlato di una discussione che ha avuto con un quindicenne parlando di Matrix. L’attore ha spiegato al ragazzo che il suo personaggio, Neo, sta combattendo per ciò che è reale. L’adolescente lo ha deriso e ha detto:

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Le persone stanno crescendo con questi strumenti: ascoltiamo già musica creata dall’intelligenza artificiale nello stile dei Nirvana, c’è l’arte digitale NFT. È bello pensare per esempio: “Guarda cosa possono fare le macchine carine!” Ma dietro c’è una corporatocrazia che cerca di controllare queste cose. Culturalmente, socialmente, dovremo confrontarci con il valore del reale, o il non valore. E poi cosa ci verrà spinto addosso? Cosa ci verrà mostrato? È una questione sensoria, di spettacolo. Ed è un sistema di controllo e manipolazione. Siamo in ginocchio a guardare le pareti della caverna e vedere le proiezioni, e non abbiamo la possibilità di guardarci indietro.

Che ne pensate di queste parole di Keanu Reeves?

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