Michael Jackson: il tragico incidente in cui i suoi capelli presero fuoco

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Michael si vede accorrere attorno una miriade di presenti, che cercano di aiutarlo spegnendo tempestivamente il fuoco. Ma il danno è fatto e il cantante collassa. Dev’essere portato di corsa all’ospedale. Commenterà poi ancora la Faye: “Tutti i suoi capelli non c’erano più e usciva fumo dalla sua testa”.

Il dottore di Michael, tale Steven Hoefflin, riporta che quando si riprende la popstar è “piuttosto agitata, con un’area della larghezza di un palmo [di mano] di ustione di secondo grado e una piccola area di ustione di terzo grado [sulla testa]”. Non un incidente da poco, insomma, e assolutamente non buffo come qualcuno potrebbe pensare.

Pepsi offre a Michael un compenso di ben 1,5 milioni di dollari per scusarsi di quanto avvenuto, anche se con ogni probabilità l’azienda non c’entra nulla ed è semmai colpa del responsabile degli effetti pirotecnici. Oppure, più verosimilmente, si dev’essere trattato di tempistiche completamente sbagliate. Ma poco importa perché Jacko dona l’intera cifra al centro medico dove è stato appena curato.

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I problemi veri però sorgeranno in seguito, nella forma di una dipendenza da anti-dolorifici che per Michael ha inizio proprio a partire da questa esperienza e che, con gli anni, rovinerà la sua carriera. Questo perché nell’84 il suo scalpo dev’essere ricostruito per via di un invasivo intervento chirurgico.

“Questo” ammetterà lo stesso Michael in seguito, in un messaggio registrato “Mi ha reso sempre più dipendente dagli anti-dolorifici [come misura] per arrivare alla fine dei miei giorni in tour”. Finché, nel 1992, non dovrà cancellare buona parte delle date del suo tour mondiale, Dangerous Tour, per via di questo problema. Un momento, un incidente inaspettato e una carriera (quasi) distrutta.

Fonte: Yahoo! News

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