I 10 migliori film contro la guerra [LISTA]

Ecco la nostra selezione dei 10 migliori film contro la guerra, che dimostrano la brutalità e l'insensatezza dei conflitti.

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5) La grande guerra, Mario Monicelli (1959)

La grande guerra
Sordi e Gassman in La grande guerra

Uno dei film più importanti del nostro cinema, La grande guerra di Mario Monicelli racconta la storia di due soldati impauriti (interpretati da Gassman e Sordi) che tentano in ogni modo di riportare a casa la pelle.

Il film affonda le radici nella tradizione neorealista italiana, mettendo in scena un tragicommedia in cui non ci sono veri eroi, ma solo uomini onesti, nella loro umiltà e povertà e dal destino comune.

Un film che riflette sulla amaramente dunque sul destino dei soldati in guerra, fra le trincee della Prima Guerra Mondiale, in un modo del tutto originale che attinge dalla commedia per raccontare il dramma di una generazione.

6) Il dottor Stranamore – Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba, Stanley Kubrick (1964)

Il dottor Stranamore
La famosa scena finale della bomba de Il dottor Stranamore

Ancora Stanley Kubrick con uno dei capolavori antimilitari, questa volta ambientato ai tempi della guerra fredda.

Kubrick sfrutta i temi farseschi per mettere in scena un dramma che dipinge una possibile (e in quegli anni temutissima) escalation che avrebbe portato ad una terribile guerra nucleare.

Lo stesso regista dirà “La mia idea di girarlo come una commedia da incubo venne nelle prime settimane di lavoro sulla sceneggiatura. Trovai che cercando di mettere della carne attorno alle ossa e immaginando le scene nella loro completezza, bisognava continuare a tenere fuori cose che erano assurde o paradossali, se si voleva evitare che fossero divertenti; e queste cose sembravano essere vicine al cuore delle scene in questione.”

Il dottor Stranamore è sicuramente uno dei film fondamentali nella produzione di un maestro come Kubrick, che torna sui suoi sentimenti antibellici dopo Orizzonti di gloria.

7) M*A*S*H, Robert Altman (1970)

M*A*S*H
M*A*S*H di Robert Altman

M*A*S*H è stato un film generazionale per molti americani. Nonostante ambientato ufficialmente nella guerra di Corea, Robert Altman alludeva (per sua stessa dichiarazione) al Vietnam, fatto totalmente inedito in quegli anni (e ancora per molto).

Il film di Altman, come molte sue produzioni, demistifica il ruolo dell’eroe americano (qui il soldato), mettendo in scena una farsa in cui il dramma è quasi del tutto assente.

Lo scopo irriverente del regista americano è più che evidente, con i soldati che si preoccupano di qualsiasi cosa tranne che della guerra.

Oggi perde forse la freschezza che aveva un tempo, ma la lezione di Altman è stata molto importante, in un’ottica di un approccio diverso al tema in un cinema americano ancora intento ad esaltare le proprie “vittorie” e le conquiste.

8) Il cacciatore, Michael Cimino (1978)

Christopher Walken; Il cacciatore; Michael Cimino
Christopher Walken in Il Cacciatore di Cimino

Il cacciatore si merita il primo posto nella nostra classifica, nonostante non siano molte (anzi per la verità poche) le reali scene sul campo di battaglia.

Il film di Cimino è stato uno dei primi a rompere il tabù della guerra del Vietnam, ancora materiale caldo nell’America di quegli anni. Lo fa con un film colossale di 3 ore, che mostrano il prima, il durante e soprattutto il dopo il conflitto vietnamita in un gruppo di amici russo-americani di un paese sperduta nella Rust belt.

Gli effetti psicologici della guerra, con il confronto fra il prima e dopo, sono al centro del discorso impostato da Cimino. La follia di Nick (Christopher Walken) e la disperata ricerca di Mike (Robert De Niro) del suo amico sono le due facce dell’America di quegli anni, che ancora si interroga su una guerra fallimentare (nelle premesse e nei risultati).

Nel mezzo ci sono almeno due splendide (quanto drammatiche) scene, segnate dalla roulette russa, vero e proprio simbolo del film, tanto quanto una prestazione fenomenale di tutto il cast (fra cui anche Meryl Streep e John Cazale qui all’ultima interpretazione prima della prematura morte).

Il cacciatore è un film imprescindibile, che mostra le drammatiche conseguenze del conflitto una volta terminato.

9) Apocalypse Now, Francis Ford Coppola (1979)

Apocalypse Now; migliori film di guerra
Robert Duvall in Apocalypse Now

Apocalypse Now è senza ombra di dubbio uno dei migliori film di guerra mai girati. Basato su un visionario adattamento di Cuore di tenebra di Conrad, il film diretto da Francis Ford Coppola è una vera e propria discesa all’inferno, metaforico e reale allo stesso tempo.

Il viaggio dei protagonisti, guidati dal capitano Willard (Martin Sheen), è un espediente per mostrare la guerra da un punto di vista psicologico, meno spettacolarizzato nelle scene di combattimento ma pregnante mentalmente.

La ricerca del colonnello Kurtz è ancor prima un viaggio interiore di Willard, il cui ruolo di “spettatore” (o almeno attraverso cui vediamo) della guerra si concluderà con lo splendido monologo di Marlon Brando.

Apocalypse Now è molto più di un film di guerra. È un viaggio all’interno dell’animo umano attraverso la catarsi della giungla, indagando la natura umana e mettendo in discussione le sue convinzioni, entrando in contatto con le popolazioni indigene nel finale.

Un capolavoro del cinema mondiale da vedere almeno una volta nella vita.

10) Full Metal Jacket, Stanley Kubrick (1987)

Full Metal Jacket; Stanley Kubrick; Migliori film di guerra

Raramente Kubrick torna su un genere. La sua filmografia è estremamente variegata, spaziando in molti generi (ma spesso toccandoli soltanto una volta). Per la guerra, però, fa un’eccezione, e di queste gli siamo grati.

Full Metal Jacket, nella sua struttura in due atti, racconta l’addestramento e la guerra attraverso la lente critica del regista, già utilizzata in Orizzonti di gloria.

Ad essere evidenziata è soprattutto la perdita di umanità del soldato, prima nell’addestramento con la follia di Palla di lardo dettata dai metodi brutali del sergente Hartman e poi dello stesso Joker e compagnia.

Il film ci regala alcune delle scene più “belle” del campo di battaglia, in una raffigurazione della guerra molto diversa dalla spettacolarizzazione di molte produzioni americane.

Un film che mette dunque a nudo i soldati, la cultura della guerra e i metodi brutali con cui è condotta, così come il vero e proprio lavaggio del cervello subito da un’intera generazione (ma come lei tante altre prima). La follia della guerra è ritratta con grande crudezza in uno dei tanti capolavori di uno dei maestri del cinema contemporaneo.