5 Film da vedere su Netflix | Giugno 2021 [LISTA]

Nuovo mese, nuovi consigli: ecco i film da recuperare assolutamente su Netflix!

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5 film da vedere su Netflix a giugno 2021:

madre! – Darren Aronofsky (2017)

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Film benedetti dalla folle ricezione che accolse madre! tre anni fa non se ne vedono più molti, almeno nel sempre più placido e prevedibile mercato americano.

Il malinteso alla base di tutto fu proprio la confezione mainstream del film, che lo spinse nei radar di un target evidentemente non preparato né disposto a cimentarsi con una storiella allegeorica sul mito della Creazione – idea di cinema più propria di certe filmografie esteuropee che delle giovani fan di Jennifer Lawrence.

Lontana dal surrealismo lynchiano a cui fu pigramente associata, la semplice e quasi banale parabola (ovviamente cristiana) di madre! è quanto di più improbabile si possa concepire in relazione alla sensibilità del grande pubblico contemporaneo; un raptus di follia capace di troncare la lanciatissima carriera di Darren Aronofsky (regista peraltro non nuovo a simili colpi di testa), reduce da un decennio di trionfi e da allora scomparso dalle mappe. Aspettandone il ritorno.

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Il Peccato – Andrei Konchalovsky (2019)

Il Peccato

E’ un momento di Konchalovsky-mania, piccolo revival lanciato alla grande dal successo internazionale del recente Cari Compagni a Venezia, con tanto di ambizioni Oscar fermatesi a un passo dalla grande notte.

Riagganciandosi all’exploit recente, ha finalmente la sua chance con il grande pubblico il pochissimo visto kolossal di due anni fa, sempre a a firma del più occidentalizzato dei maestri russi contemporanei.

Meno fortunato dei tanti biopic celebrativi che a partire dal Giovane Favoloso di Martone hanno benedetto al cinema decine di icone nazionali, la lettura slava di Buonarroti (il sempre enorme Alberto Testone) rappresenta una confluenza misteriosa tra cinematografie e industrie virtualmente lontanissime quali quelle russe e italiane.

Si tratta di un’interessante quanto inedita co-produzione, in grado di generare una lettura alternativa a quanto sarebbe nato dall’ennesima esclusiva Rai Cinema – oltre che di sostenere sforzi economici e autoriali altrimenti impensabili.

Actors – Bertrand Blier (2000)

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Cinema francese all’assalto dell’offerta Netflix: ecco forse il vero trend di questo inizio estate, arrivato a soppiantare la proposta scandinava che aveva caratterizzato gli scorsi mesi.

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Invade dunque l’offerta un’ondata di titoli d’oltralpe, rigorosamente all’insegna dell’accessibilità tutti gusti propria della piattaforma: niente classici (esclusive di un altro tipo di servizi, tra Prime e i cataloghi Rai), ma un’infinità di commedie di consumo, genere di cui in Francia restano campioni assoluti, anche in termini monetari.

Tra i tanti, vale senz’altro il recupero l’unico film finora in catalogo a firma Bertrand Blier, fondamentale maestro della farsa sofisticata e mainstream, con mezzo secolo di carriera e almeno un paio di classici alle spalle: la docufiction Actors classico non lo è, ma resta la testimonianza diaristica imperdibile di un autore sottostimato.