10 film Musical da vedere assolutamente per scoprire il genere [LISTA]

Abbiamo selezionato per voi 10 film musical per scoprire il genere contro ogni pregiudizio fra i migliori degli ultimi 60 anni.

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10 film Musical da vedere assolutamente per scoprire il genere

3) Jesus Christ Superstar, Norman Jewison (1973)

Jesus Christ Superstar

Il percorso di Jesus Christ Superstar è stato a suo modo già peculiare. L’opera nasce come concept album nel 1970, diventando poi spettacolo a Broadway e infine opera cinematografica, tutto nel giro di 3 anni.  

Nella bizzarra introduzione un gruppo di hippy arriva nel deserto con un mini-van e comincia ad allestire le scene del film. Gli ultimi ad uscire dal pullman sono Gesù e Giuda.

Quest’ultimo è poi il vero protagonista dell’opera, che pur ripercorrendo musicalmente le vicende di Gesù a Gerusalemme fino alla crocifissione, reinterpreta la storia dal punto di vista del Giuda “traditore”, preoccupato del clamore suscitato dal suo amico e Maestro, nonché dalle sue attenzioni verso Maria Maddalena.

Difficile scegliere un brano più meritevole degli altri dalla colonna sonora. Ognuno è fortemente caratterizzato dalla vocalità e dal pathos dell’attore che le interpreta, ma tutti sono indiscutibilmente influenzati dal rock di quegli anni, pur creando degli elementi di rottura e di originalità.

È sicuramente audace l’idea di portare in musica la storia del Nuovo Testamento, già di per sé carica di pathos e ulteriormente caricata emotivamente dalla musica. Chi si sarebbe immaginato che il genere rock, la “musica del peccato”, potesse essere così adatto allo scopo?

Perché guardarlo

Tra il setting peculiare, la regia un po’ hippy e il pathos sempre presente, il film ha un retrogusto deliziosamente “trash” che la rende un’opera senza tempo, oltre che, forse, la prima “rock opera” moderna.

Curiosità

  • Le ultime rivisitazioni teatrali vedono John Legend nel ruolo di Gesù, ruolo per cui vinse l’Emmy awards entrando nei famosi 15 ad aver vinto l’EGOT – Emmy, Grammy, Oscar & Tony awards.
  • Ted Neeley (Gesù) è noto per uno dei più alti picchi vocali nel magistrale brano Gethsemane ( I Only Want to Say). Qui una compilation di tutti gli interpreti che ci hanno provato dopo di lui.
  • Contrariamente a quanto ci si possa aspettare da un‘opera al limite del blasfemo, in Italia dopo una serie di polemiche il film ricevette il lasciapassare dall’allora Papa Paolo VI. Fu perfino reinterpretato da Mina e Sammy Barbot nel varietà Milleluci.
  • Nel 2018 è partito un tour teatrale arrivato anche agli Arcimboldi, con cast internazionale e con l’originale Ted Neeley (ormai ultra 60enne) nel ruolo di Gesù.
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4) The Rocky Horror Picture Show, Jim Sharman (1975)

The Rocky Horror Picture Show, Musical
The Rocky Horror Picture Show. Credits: 20th Century Fox

The Rocky Horror Picture Show rappresenta ancora oggi una rivoluzione culturale, con i suoi rimandi all’arte antica e alla cultura pop e gli inni alla disinibizione e alla libertà sessuale al di fuori delle convenzioni e degli orientamenti sessuali.

In questo Horror Fantascientifico gli ingenui e puritani fidanzatini Brad e Janet si ritrovano accidentalmente nell’inquietante castello di Frank-N-Furter (un giovanissimo Tim Curry), un bizzarro scienziato “travestito” che si dichiara proveniente da “Transexual, Transilvania”, alle prese con la creazione dell’uomo e amante perfetto (Rocky).

Il film è intriso di elementi originali, a partire sicuramente dal contenuto rivoluzionario, grottesco e fuori dalle righe fino ai prestiti dal genere Sci-Fi e Horror, (tra i più evidenti Frankenstein e Dracula) reinterpretati parodicamente a contorno della strampalatissima trama.

Nonostante i tanti dialoghi, il film non è mai stato doppiato in italiano, apparentemente anche per la difficoltà di tradurre alcuni concetti nelle canzoni. Nel 2000 è stato restaurato e ridistribuito anche in TV, con sottotitoli più accurati sui testi cantati.

Perché guardarlo

  • I personaggi del castello sembrano membri di una band rock degli anni 70, con tanto di groupie e di frontman carismatico (seppur completamente pazzo).
  • Per il vintage trash divertentissimo, nonsense ma assolutamente rock and roll! Tim Curry in ottima forma rende il personaggio di Frank-N-Furter un’assoluta gioia per gli occhi.
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Curiosità

Moltissimi i richiami contemporanei alle parti più “iconiche” del film, come la famosa citazione “Don’t dream it, be it”, il brano Time Warp (ripreso da Elio e Le Storie Tese per una delle sigle di Mai Dire Gol e ancora oggi tra le coreografie più famose), il font rosso sanguinolento e le labbra rosse su sfondo nero della sigla, recentemente utilizzati dal brand Iliad per il lancio del marchio in Italia.

5) Les Miserables, Tom Hooper (2012)

Les miserables
Les Miserables. Credits: Universal Pictures

Un cast ultra-stellare per questo primo adattamento cinematografico dell’omonimo musical, tratto dal capolavoro di Victor Hugo. Tra gli interpreti troviamo infatti Hugh Jackman, Russel Crowe, Anne Hathaway, oltre che Eddie Redmayne e Amanda Seyfried, Helena Bonham-Carter e Sacha Baron-Cohen.

La storia parte nel 1815 e si dispiega attraverso venti anni fino a culminare con i primi moti rivoluzionari parigini del ’32. I “miserabili” sono la povera gente, incluso Jean Val-Jean (Jackman), ex carcerato costantemente in fuga dal suo passato e dal suo crudele carceriere (Crowe). Come lui chiunque cerchi di sfuggire alla miseria e alla depravazione di quegli anni.

Pur utilizzando Jean Val-Jean come nodo centrale, il film è assolutamente corale e vede numerosi protagonisti accomunati dalla lotta per la libertà, personale, sociale e politica, in risposta alle condizioni di vita precarie ed ingiuste imposte dalla società dell’epoca.

Perché guardarlo

  • Les Misèrables è interamente girato (e quindi cantato) in presa diretta: un’operazione realmente incredibile, considerando il tipo di interpretazione attoriale e canora richieste dai brani.
  • Inoltre, il film ha una regia scenografica e d’impatto e arriva dritto al cuore, crudo e violento come la realtà.
  • È un perfetto esempio di potere evocativo ed emozionale della musica (composte da Schoenberg).
  • L’elemento corale della storia culmina nel toccante epilogo, che sottolinea il sacrificio di chi non ce l’ha fatta ma anche la speranza in un futuro migliore.