I 16 migliori film di Arti Marziali, le opere imprescindibili [LISTA]

16 film fondamentali per capire appieno la fortuna delle arti marziali al cinema

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I Migliori film di Arti Marziali

The Protector – Prachya Pinkaew (2005)

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The Protector

Per un Tarantino che ritualmente santifica un genere martirizzandone i profeti (Uma Thurman che agitando goffamente una lama fa a pezzi Gordon Liu), l’ideale reincarnazione arriva dalla Tailandia. Se la Cina è sdoganata, il nuovo millennio apre la caccia alle nuove scuole; e nessuna ai tempi era più nuova di quella lanciata da Tony Jaa e Prachya Pinkaew. La chiave dei nuovi maestri del muay thai è una sola: il rifiuto categorico di ogni protezione, cavo, digitale (tutto armamentario sinonimo di alto budget) e la pretesa orgogliosa di poter far crollare la mascella anche allo spettatore più smaliziato. Ong Bak del 2003 è lo shock, The Protector del 2005 l’apice: il cinema di arti marziali visivamente più incredibile che sia mai stato fatto, e il Quarto Potere degli stunt spacca-ossa.

Ip Man – Wilson Yip (2008)

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Ip Man

Una delle ultime grandi epiche arriva al successo trainata da un vecchietto: nel 2008 Donnie Yen è al suo primo grandissimo ruolo, ha quarantacinque anni e dopo una carriera da comprimario è finalmente pronto a farsi mito in scia all’amico di sempre Jet Li. Yip Man è una figura pivotale della storia delle arti marziali cinesi, maestro leggendario di Bruce Lee, personaggio larger than life il cui biopic pare scriversi da solo. L’intuizione qui sta nel raccontare la vita e il carattere di un simile protagonista attraverso un vero e proprio action di sfide, scontri e incontri; dove un corrispettivo americano avrebbe cercato il melodramma storico, Wilson Yip lo racconta con il combattimento corpo a corpo. Una bella soddisfazione, per un sottogenere da coatti.

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The Raid – Gareth Edwards (2011)

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The Raid

Il nuovo millennio ha visto la teorica apertura delle frontiere action, e quello che una volta era industria esclusiva di Hong Kong e satelliti conta oggi star a ogni angolo del pianeta. Da Never Back Down a Undisputed, le saghe direct to video valorizzano le nuove leve contemporanee come le sale non potrebbero mai; in questo contesto, c’è ancora posto per una rivoluzione, l’ennesima, e l’ultima veramente importante. Autori sono tre: un documentarista gallese improvvisatosi regista d’azione chiamato Gareth Evans, e due piccoli indonesiani professionisti della misteriosa arte locale del Silat Penack a nome Iko Uwais e Yayan Ruhian. Il risultato è The Raid, e se c’è un film che non ha bisogno di presentazioni è questo. La mani trovano le lame, lo sport trova il gore, un nuovo standard di violenza e creatività è fissato.

Bonus track: La Notte su di Noi – Timo Tjahjanto (2018)

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La Notte su di Noi

I film di arti marziali saranno gli ultimi a morire. In tv, nell’home video e nell’on demand ci campano da sempre; le grandi sale non le vedono da vent’anni, e non sarà un anno di chiusura dei cinema a cancellarli. L’offerta per il decennio in partenza è infinita, campioni di ieri e oggi lanciano un progetto dopo l’altro, e persino attori americani in crisi di mezza età come Keanu Reeves e Charlize Theron scoprono il combattimento come attività ricreativa e seconda vita professionale (al suo terzo capitolo, John Wick ha ormai compiuto la transizione da clone di Steven Seagal a vero e proprio The Raid in abito da sera).

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Netflix, lungimirante, si porta avanti, e nel 2018 la piattaforma mette il proprio timbro distributivo sul capolavoro di Timo Tjahjanto The Night Comes for Us. Il film è l’ultimo capolavoro (in ordine di tempo) di questi anni, e forse già lo zenit della scuola indonesiana, le cui premesse e limiti vengono qui portati fino al punto di rottura e oltre.

Lo sguardo degli appassionati si muove ora già alla ricerca di nuove esperienze; dallo scorso anno, il nome sulla bocca di tutti è quello dell’indiano Vidyut Jammwal. Preparazione notevole e catalogo  di presentazione impressionante – per molti, già un nuovo maestro. Altro che ripartenza: il cinema di arti marziali non si è mai fermato. Torneremo a menarci.

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