ANICA sulla chiusura dei cinema: “Le sale sono luoghi a contagi zero”

ANICA ha emanato un comunicato ufficiale nel quale si rammarica della nuova chiusura dei cinema, ribadendo la sicurezza delle sale

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La ANICA (Associazione nazionale industrie cinematografiche audiovisive e multimediali) ha voluto commentare la decisione presa dal Governo di chiudere temporaneamente le sale cinematografiche come misura per arginare il contagio da Covid-19 (qui per leggere il DCPM).

In un comunicato ufficiale si può leggere la frustrazione dell’associazione oltre che il concetto, ribadito anche da Vincenzo De Luca (qui i dettagli), secondo il quale le sale cinematografiche sono tra i luoghi più sicuri.

Le parole dell’ANICA

Abbiamo appreso della decisione, molto dolorosa, come ribadito dallo stesso Ministro Franceschini, della chiusura delle sale cinematografiche – si legge nel comunicato. Comprendiamo, con senso di responsabilità, la necessità di garantire prima di tutto la salute e la sicurezza dei cittadini attraverso la limitazione degli spostamenti delle persone.

Ci sembra però decisivo sottolineare la centralità e l’importanza del cinema in sala come esperienza di arricchimento culturale e sociale, che appartiene ai bisogni necessari e irrinunciabili di una società che vuole vivere e non solo sopravvivere. Ricordiamo che le sale cinematografiche hanno scrupolosamente applicato in questi mesi protocolli severi, elaborati grazie alla collaborazione tra istituzioni e associazioni di categoria, riuscendo così a garantire la sicurezza degli spettatori e trasformando le sale in luoghi a contagio zero.

Nel proseguo del Comunicato, l’ANICA riserva una parola per i distributori, augurandosi che questa sia una breve chiusura temporanea.

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I distributori, in particolari quelli italiani, hanno strenuamente resistito continuando a programmare film anche contro ogni logica economica, nell’incertezza assoluta di fronte ai diversi e improvvisi provvedimenti che hanno reso vana qualsiasi forma di pianificazione.

Ci impegneremo perché il provvedimento di oggi abbia carattere assolutamente temporaneo: dopo questa fase, fatta di sacrifici complessi ed economicamente dolorosi, si deve giungere al più presto ad una riapertura programmata, con la piena collaborazione tra il governo, le istituzioni ed esercenti, distributori e produttori.

Cosa ne pensate di questo comunicato di ANICA? Siete d’accordo?

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