“Scusa, chi?”: 5 bravi registi contemporanei (poco noti) che amerete

Nel Mare Magnum dell'industria cinematografica, spesso, alcuni registi degni di nota vengono fagocitati dai nomi più altisonanti. Eccone 5 da scoprire e amare

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5 registi semisconosciuti da scoprire

S. Craig Zahler

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Registi: Mandatory Credit: Photo by Maria Laura Antonelli/AGF/REX/Shutterstock (9853716as) The director S. Craig Zahler ‘Dragged Across Concrete’ premiere, 75th Venice International Film Festival, Italy – 03 Sep 2018

S. Craig Zahler è probabilmente il nome più noto della lista, poiché tutti i film (tre) della sua esigua filmografia sono diventati immediatamente dei piccoli cult del genere di riferimento. Bone Tomahawk (2015), Cell Block 99 (2017) e Dragged Across Concrete sono tre incursioni in tre generi differenti e tutti con il merito di aver donato una rivisitazione originale della categoria presa in esame.

Bone Tomahawk è un western horror che vede come protagonisti un cast stellare composto da Kurt Russell, Patrick Wilson, Matthew Fox e Richard Jenkins. Caratterizzato dalla esplicita e splatteriana violenza tipica del regista, Bone Tomahawk è un film atipico che concentra in sé numerosi generi, oltre all’impianto western e alla cornice horror ritroviamo anche topoi dei road e revenge movies. Il risultato è una prima prova ben equilibrata che intrattiene donando la agognata ansia da horror e la necessaria adrenalina da western.

Cell Block 99 è probabilmente il film più noto di Zahler merito anche di una monumentale e atipica interpretazione di Vince Vaughn. In questo prison movie sono presenti, più che negli altri due, entrambi i biglietti da visita dell’autore: la violenza splatter e il grottesco. Ben presto il film si tramuta in un rape e revange movie fatto e finito ibridato da caratteristiche prese in prestito da altri generi come i gangster movie o, appunto, i film carcerari. Caratteristica principale del film è il suo apparire come “film casalingo” a basso budget e ad alta resa visiva a dimostrazione che spesso non servono grandi produzioni per rivisitare un genere. Il virtuosismo registico che merita più attenzione lo ritroviamo nei riuscitissimi espedienti nel far sembrare il protagonista un essere gigantesco, quasi titanico. Inoltre, come già nel precedente film, gli effetti speciali dediti ad una rappresentazione verace dello splatter sono meritevoli di plauso. Infine, a completare il quadro ci pensano le scene di lotta che emergono grazie ad un equilibrio tra grottesco, verosimiglianza e fumetto. Probabilmente, Cell Block 99 è uno dei prison movie più caratteristici degli ultimi dieci anni.

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L’ultima opera del regista è Dragged Across Concrete, buddy movie poliziesco a tinte noir con protagonisti Mel Gibson e Vince Vaughn (notate come tutti i registi di questa lista abbiano un attore feticcio). Anche qui abbiamo un mescolamento di generi ma in questo caso, l’approccio non dona versatilità e dinamicità all’opera ma accompagna un film che potremmo definire statico, sia sul piano registico che narrativo. Su quest’ultimo basti pensare già all’arco temporale; il film si svolge principalmente in una notte lasciando poco spazio alla tridimensionalità di fatti e personaggi. I due poliziotti corrotti della vicenda sono quasi abbozzati, a parte qualche informazione generale che ci aiuta a focalizzare il contesto, e tutta la vicenda tende a costruirsi totalmente al servizio di un lungo finale, caratterizzato da numerosi colpi di scena. Sul piano registico, Zahler affianca la narrazione attraverso inquadrature statiche a camera fissa votate ai campi medi, lunghi e lunghissimi. Costruzione, questa, capace di donarci un quadro d’insieme dell’azione a tratti, soprattutto nel finale, quasi teatrale. Come teatrale è la lunga scena dell’appostamento, forse l’incursione più efficace all’interno della psicologia dei due protagonisti. La scelta di questo metodo è atipico per un film apparentemente votato all’azione ma risulta comunque riuscito grazie all’invito che si fa allo spettatore di guardarsi intorno e di cogliere i particolari che costruiscono l’intero percorso narrativo e visivo. Un film che probabilmente non piacerà a tutti ma che merita almeno una visione principalmente per godere di un finale girato magnificamente.

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Piccola curiosità: i tre film potrebbero essere identificati tranquillamente con dei colori visto l’abbondante uso di filtri. Giallo per Bone Tomahwak, Blu per Cell Block 99 e Verde per Dragged Across Concrete.

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