L’MC dei Fugees è nativo di Haiti, e dopo il terremoto catastrofico del 2010 decise di correre per la carica di presidente dell’isola. Un impegno importante e certo ben intenzionato, ma bloccato subito.
Infatti, per l’elezione alla carica di presidente di Haiti si richiede, e anche giustamente, che il candidato sia residente sull’isola da almeno cinque anni. Cosa che Jean purtroppo all’epoca non era.
7. Peter Garrett
Le giovani generazioni non conosceranno il gruppo new wave australiano Midnight Oil, ma essi e il loro cantante, Peter Garrett, erano già molto noti negli anni ’80 per sposare tematiche vicine all’ambientalismo e all’animalismo.
Dal 2004 al 2013 il cantante è stato membro del parlamento australiano come rappresentante del New South Wales, cosa che gli ha permesso di sostenere a modo le cause importanti di cui sopra, con un approccio che da molti però stato visto fin troppo conservatore.
8. Fela Kuti
Fela Kuti è forse il musicista più famoso e celebrato della storia della Nigeria. Ecco perché alla fine degli anni ’70 pensò bene, dall’alto di una visione politico-culturale ben organizzata, di correre come presidente.
Purtroppo la sua ambizione non lo portò lontano, dato che la sua candidatura venne rifiutata. Ma in ogni caso Kuti trascorse tutta la sua carriera con un occhio di riguardo alla politica nigeriana, sempre attento a combattere per cause impegnative e importanti.
9. Martha Reeves
Martha Reeves è stata estremamente famosa negli anni ’60, come donna simbolo della Motown e come leader del famosissimo gruppo pop femminile Martha & the Vandellas, forse le uniche degne rivali delle Surpremes.
La sua carriera in politica, risalente a una quindicina di anni fa, non è stata esattamente leggendaria. Ha fatto parte del consiglio cittadino di Detroit dal 2005 al 2009, senza lasciare segno particolare del suo passaggio salvo alcune perplessità sulla gestione del bilancio.
10. Scarface
Brad Terrence Jordan, meglio noto come Scarface e come componente dei Geto Boys, è entrato in politica nel 2019, cercando di farsi eleggere al consiglio cittadino di Houston, sua città natale e città di provenienza del famoso gruppo rap.
“Non sarò un rapper di 75 anni” ha dichiarato Jordan “[Ma] a 75 anni finirò il mio ultimo mandato come presidente“. Piuttosto ambizioso, l’artista: ci troveremo presto con un nuovo Kanye West tra le mani?