20 curiosità su E.T. l’extra-terrestre che (forse) non conoscevate

Film diretto da Steven Spielberg nel 1982, E.T. l'extra-terrestre è un classico senza tempo. Scopriamo insieme alcune curiosità su questo capolavoro della fantascienza

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17) Sequel

Dopo il clamoroso successo cinematografico, nel 1982 Spielberg aveva già steso una bozza provvisoria per un possibile sequel dal titolo E.T. II: Nocturnal Fears. In questo seguito, Elliott e i suoi amici cercavano di ricontattare E.T., il cui vero nome si scopriva essere Zrek, dopo esser stati rapiti e torturati da alieni albini malvagi.

Il sequel, lungo solo 9 pagine, però, venne cancellato dallo stesso Spielberg poco dopo perché un seguito avrebbe solo “privato il film originale della sua verginità” e le torture non erano molto in linea con il target del primo film.

Nonostante non ci sia mai stato un sequel cinematografico, E.T. l’extra-terrestre ebbe però un seguito sia cartaceo sia videoludico.

Il libro che raccontò le vicende successive al film del piccolo alieno è stato scritto da William Kotzwinkle per la Sperling & Kupfer ed è intitolato E.T. Il libro del pianeta verde.

Nel romanzo l’extraterrestre torna sul suo pianeta natale Brodo Asogi, o meglio Pianeta Verde, ma alcuni esseri malvagi lo spediranno in esilio. Non c’è mai pace per il nostro piccolo amico!

Per quanto riguarda invece il videogioco basato sul film di Spielberg si chiamava E.T. the Extra-Terrestrial per la console Atari 2600, ma fu un prodotto talmente scadente e deludente che fu una della cause che portarono al fallimento la stessa Atari Inc. non molto tempo dopo.

18) Accusa di plagio

E se l’idea di E.T. l’extra-terrestre non fosse esattamente di Steven Spielberg? E’ quello che ha sempre sostenuto il regista indiano Satyajit Ray, che affermò che Spielberg aveva rubato l’idea da una sua sceneggiatura del 1967, intitolata The Alien.

All’epoca la Columbia Pictures era interessata al progetto di Ray e il film entro in pre-produzione. Si fecero anche nomi altisonanti per i ruoli principali quali Marlon Brando e Peter Sellers. Tuttavia il progetto naufragò per diversi problemi di natura legale e non.

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Quando il regista indiano, però, vide nel 1982 il film di Spielberg urlò allo scandalo, sostenendo che le somiglianze e i punti in comune non fossero una mera coincidenza. Ray infatti dichiarò anche alla stampa che:

“E.T. non sarebbe stato possibile senza la mia sceneggiatura di The Alien disponibile in tutta l’America in copie ciclostilate”.

Spielberg negò sempre di aver copiato la sceneggiatura di Ray dicendo che “ero un ragazzino al liceo quando la sua sceneggiatura stava circolando ad Hollywood”, anche se l’influenza del copione di Ray su Spielberg venne confermata da Clarke, da Martin Scorsese e da Richard Attenborough.

Nessuna azione legale però fu mai intrapresa dal regista indiano, che continuò a dirigere numerosi film fino alla sua morte nel 1992.

19) La versione per il ventennale di E.T. l’extra-terrestre

In occasione dei 20 anni dall’uscita del film E.T. l’extra-terrestre, Spielberg decise di restaurare il film e di crearne una trasposizione nnovativa. La versione del ventennale del film, uscita nel 2002, presentava però molte differenze rispetto all’originale.

Per esempio erano state rimosse le pistole ed i fucili usati dagli agenti della polizia che rincorrono Elliott e gli altri prima del famosissimo volo in bicicletta. Le armi vennero sostituite da dei walkie talkie creando un effetto molto irrealistico e surreale.

Furono anche aggiunte delle scene tagliate e alcune immagini vennero migliorate grazie alle CGI. Spielberg però non fu molto soddisfatto del risultato, nonostante il tutto sia costato più di 100 mila dollari. Infatti il regista dichiarò che l’unica versione vera ed originale era quella del 1982.

20) Pubblicità occulta.. what else?

Durante la pellicola, si possono trovare numerosi casi di product placement in cui le marche e i loghi sono ben visibili durante l’arco narrativo della storia. L’esempio più lampante è sicuramente quello della Coca Cola, che si può notare in numerose inquadrature.

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La famosa bevanda è anche una delle prime cose che Elliott offre ad E.T. Anche la bici usata dai ragazzi nel film, la mitica e inimitabile BMX, ottenne una pubblicità grandissima grazie al film.

La casa di produzione giapponese, la Kuwahara, sfruttò il successo ottenuto mettendo in vendita diversi modelli E.T. e una replica di questi modelli fu riprodotta anche nel 2002 per il ventennale.

C’è però un marchio che non ne volle proprio sapere di essere utilizzato nel film: la Mars Incorporated. Gli autori chiesero di utilizzare i famosissimi M&M’s nella scena di E.T. l’extra-terrestre quando Elliott lancia i cioccolatini nel bosco per attirare l’alieno.

Ma i responsabili della multinazionale statunitense dei dolciumi dissero di non voler essere associati ad un alieno così brutto. Vennero scelti quindi i Reese’s Pieces della rivale Hershey, le cui vendite schizzarono alle stelle dopo l’uscita del film.

Per concludere non possiamo non citarvi la pubblicità di Sky del 2019: nel promo ritroviamo un Elliott cresciuto (interpretato sempre da Henry Thomas) che ritrova il suo amico E.T. ritornato sul pianeta terra.

“E.T. telefono… casa…”

E.T. l’extra-terrestre ha cambiato per sempre non solo il volto della fantascienza su grande schermo ma  tutta la storia del cinema, mostrando non più gli alieni come degli assassini malvagi ma come esseri dall’animo sensibile. Il messaggio ottimista che vuole trasmettere il film è uno dei motivi per cui questa pellicola sarà sempre amata e apprezzata da tutti, non solo dai bambini.

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