Quarantena Cinefila | Ottant’anni di Cinema in 8 film fondamentali

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Quarantena, ovvero: il periodo migliore per (ri)scoprirsi cinefili. 8 film fondamentali

2000: Il petroliere e la consacrazione definitiva di Paul Thomas Anderson

film fondamentali; Il petroliere

Se si guarda lo splendido opening de Il petroliere si potrebbe pensare al miraggio di una remissione. L’uomo che emerge alla luce dall’oscurità più profonda della sua anima. Al contrario, con questo film straordinario Paul Thomas Anderson ci conduce proprio nelle pieghe più tenebrose dell’uomo. Il protagonista rinuncerà a qualsiasi valore positivo per la brama di successo, giungendo infine ad uno scontro tra la ragione capitalistica e la fede che è storia del cinema istantanea. L’attore che ha inscenato questa mefistofelica progressione è Daniel Day-Lewis, in una delle sue prove più incredibili.

Ma per quanto strabordante e magnetica, la sola interpretazione non fa di un film un capolavoro. La padronanza e il controllo del linguaggio filmico di Paul Thomas Anderson gli ha permesso di cesellare ogni inquadratura in un quadro. Nella filmografia del talentuoso regista il comparto visivo de il petroliere probabilmente è secondo solo a Il filo nascosto.

A completamento la musica di Jonny Greenwood che firma una delle sue partiture più belle. Grande sinfonismo ed intimo camerismo si alternano nel contrappuntare alla perfezione questo magnifico dramma. È impossibile non considerarlo quindi come uno dei migliori film del primo decennio del nuovo secolo, o come il The Guardian, il migliore di tutto il secolo.

Piccola antologia essenziale dal nuovo secolo:

Ma anche L’uomo che non c’era di Joel ed Ethan Coen, ingiustamente tra i meno ricordati del talentuoso duo di fratelli; La promessa dell’assassino di David Cronenberg è uno dei migliori film del maestro del body horror, e infine I figli degli uomini di Alfonso Cuarón, che rientra a pieno titolo tra quei film che esistono al di là della Storia e raccontano l’umanità.