V per Vendetta, la Vera Storia di Guy Fawkes e del 5 Novembre

Scopriamo insieme la vera storia di Guy Fawkes, l'uomo che ha dato il volto alla maschera del protagonista di V per Vendetta.

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Bonfire Night (o meglio Guy Fawkes Night)

“Ricorda, ricorda,
il cinque novembre,
polvere da sparo, tradimento e complotto.
Non vedo alcuna ragione
per cui la Congiura delle Polveri
dovrebbe mai essere dimenticata!”

Morti tutti i cospiratori, Giacomo I decretò che il 5 novembre sarebbe stato un giorno di festa nazionale nel quale si sarebbe festeggiato il fallito attentato contro la monarchia. Per di più, un atto del parlamento, il cosiddetto Thanksgiving Act, istituì in quella data il giorno del Ringraziamento. Ancora oggi è rimasta questa tradizione e il popolo britannico celebra questo storico evento chiamato Bonfire Night o anche Guy Fawkes Night.

Questa festa è ormai divenuta nel corso del tempo una consuetudine più che altro commerciale. Durante le celebrazioni, però, si può ancora assistere a spettacoli pirotecnici fantasiosi e a falò in cui vengono bruciati dei pupazzi con le fattezze proprio di Guy Fawkes! Infatti, dal 1650 in poi, i falò iniziarono ad essere accompagnati dall’accensione di fuochi d’artificio e dal 1673 divenne usanza anche bruciare un’effigie rappresentante Fawkes o il Papa che finiva nelle fiamme tra le grida di “No popery!” (No papato!).

Nei giorni precedenti al 5 novembre, i bimbi londinesi si impegnano nel costruire dei pupazzi (chiamati appunto guy come il cospiratore) utilizzando vecchi stracci e carta di giornale chiedendo ai passanti delle monetine per poi comprare i fuochi d’artificio per la notte (“a penny for the Guy!”).

La festa, celebrata anche in alcune colonie britanniche, simboleggia per molti inglesi una riaffermazione della propria identità, mentre alcuni dei pochi cattolici presenti nel paese la considerano una manifestazione di intolleranza e bigottismo.

L’origine della parola guy

Non tutti sanno che il nome di Guy Fawkes è entrato anche nel dizionario inglese! Infatti la parola del lessico comune guy è un eponimo che deriva proprio dal nome del cospiratore britannico.

Inizialmente Guy era un nome proprio maschile, la traduzione del nome Guido. Successivamente, prendendo spunto dal pupazzo dei falò della Bonfire Night, ha acquisito il significato di personaggio buffo e sgradevole ma dal 19° secolo ha assunto il significato generico di uomo o tizio, soprattutto nei discorsi informali. Inoltre il plurale di guy, cioè guys, indica un gruppo di persone indipendentemente dal sesso (Hi guys!).

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Da terrorista a eroe rivoluzionario

Considerato per secoli un traditore, un terrorista, un personaggio meritevole di odio e di scherno, nell’Ottocento la figura di Guy Fawkes fu riabilitata, rendendolo un’icona dei movimenti anarchici e rivoluzionari.

Fondamentale in questa conversione il romanzo storico Guy Fawkes or The Gunpowder Treason scritto da William Harrison Ainsworth che rende Fawkes una sorte di eroe d’azione. Guy diventa protagonista anche di storie per bambini come The Boyhood Days of Guy Fawkes e The Conspirators of Old London.

Secondo lo storico Lewis Call, Guy Fawkes oggi è “un’icona considerevole nella cultura politica moderna” con la sua immagine divenuta “uno strumento potenzialmente potente per l’articolazione dell’anarchismo postmoderno”.

La maschera come simbolo

“C’è molto più della carne dietro questa maschera. C’è un’idea, e le idee sono a prova di proiettile.”

Grazie al fumetto, ma soprattutto grazie al film V per Vendetta, la maschera raffigurante Guy Fawkes è diventata nell’immaginario collettivo un simbolo di rivoluzione e di ribellione.

La faccia di Fawkes, stilizzata con i baffi e la barba a punta, è ormai una maschera popolarissima in tutto il mondo. Si è diffusa a livello internazionale in molte manifestazioni, soprattutto tra diversi gruppi che protestano contro politici, banche e istituzioni finanziarie. Un esempio può essere il movimento di Occupy Wall Street o il gruppo Anonymus, che l’ha utilizzata e resa celebre in diverse occasioni.

La maschera rappresenta quindi la resistenza contro lo strapotere dell’economia, le disuguaglianze sociali e il controllo dell’informazione da parte del potere.
Lo stesso disegnatore del fumetto, David Lloyd, ha dichiarato che “la maschera di Guy Fawkes è ormai diventata un marchio comune e un cartello comodo da usare in segno di protesta contro la tirannia ed io sono felice che le persone la utilizzino, sembra abbastanza unico nel suo genere, un’icona della cultura popolare usata in questo modo”.

In un’altra intervista, il fumettista ha inoltre sottolineato che “la maschera di V dà un segno di neutralità e può essere usata da chiunque, unisce la gente, elimina le differenze e crea comunione. E questa è una cosa grandiosa. Certo, l’altra faccia della medaglia è che non puoi controllare chi ha intenzione di usarla e per cosa voglia farlo. A volte può essere usata per una cosa sbagliata.”

V per Vendetta
Una scena del film V per Vendetta (2006)

Rapine firmate Guy Fawkes

A proposito dell’uso improprio della suddetta maschera, è successo in diverse occasioni che alcuni soggetti la usassero per compiere reati. Dopo il caso del rapinatore a Lamezia Terme che ha rubato poco più di 300 euro nell’abitazione di una giovane donna, pochi giorni fa un altro uomo con la maschera di Guy Fawkes ha tentato di rapinare una banca nella capitale della Repubblica Ciuvascia, Cheboksary, in Russia.

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Contraddizioni

Oltre a questi avvenimenti, ci sono diverse contraddizioni riguardo al travestimento di Guy Fawkes reso celebre da V per Vendetta. Per esempio la WarnerMedia, una delle più grandi società editoriali e cinematografiche americane, è la proprietaria dei diritti di immagine del film e quindi incassa una buona percentuale su ogni maschera venduta.

Questo contraddice un po’ il significato della maschera stessa che vuole simboleggiare la lotta contro le disuguaglianze ma in questo modo permette di aumentare i guadagni di una grande Corporation alimentando un sistema capitalistico che in teoria vorrebbe distruggere.

“La gente non dovrebbe avere paura del suo governo. Il governo dovrebbe avere paura della sua gente”

Ma come è possibile quindi che un personaggio come Guy Fawkes, un violento e integralista terrorista religioso, possa diventare secoli dopo un simbolo di forza e speranza contro un potere tirannico? Sicuramente è grazie al fumetto prima e al film dopo di V per Vendetta che la maschera che lo raffigura ha acquisito un significato importante e molto attuale, soprattutto in questi tempi bui dove sembra che paure e razzismi si diffondano più velocemente della luce.

Guy Fawkes, quindi, non è l’eroe rivoluzionario che potremmo pensare ma, in questo momento storico, è più importante quello che simboleggia per noi la sua maschera: un faro di speranza contro tutti i fascismi, tutte le dittature e tutti i sistemi di potere che impediscono alle persone di essere veramente libere.

Godiamoci quindi il celeberrime discorso di V in mondovisione, discorso che rimarrà per sempre tra i più belli e più significativi nella storia del cinema.

 

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