10 canzoni rock enormemente deprimenti

Condividi l'articolo

5. Radiohead – Optimistic

Thom Yorke e soci sono un altro ottimo esempio di gruppo raramente associato con musicalità dai toni allegri o positivi. Kid A (2000), in particolare, sprofonda verso un universo oscuro di sperimentazioni rock/elettroniche a forti tinte cupe. Optimistic, uno dei pezzi più rock dell’album, è anche quello forse più negativo (nonostante il titolo) e che toglie più felicità. Godetevelo.

https://open.spotify.com/track/4DE6Wkt9fW7R5e9gJGWQim
Radiohead – Optimistic, 2000

4. The Cure – A Forest

A Forest è, assieme a Boys Don’t Cry, probabilmente la canzone più famosa della prima fase della carriera dei Cure, quella che prende avvio dal post-punk e si inabissa nel gothic rock. Di lugubre e disperato questa canzone ha praticamente tutto, anche se il testo non vuole intendere nulla di particolare. Si tratta dell’archetipico pezzo goth, da ascoltare magari da soli, al buio, di notte.

https://open.spotify.com/track/4iVTSRiJAA18d3QglhyJ6Q
The Cure – A Forest, 1980

3. Alice in Chains – Dirt

Se in ambito grunge i Nirvana sono spesso considerati i campioni della depressione, anche gli Alice in Chains non scherzano. Dirt (1992), il migliore album della band, piega un heavy metal opalescente verso un grunge inconsolabile che qui, come in altre canzoni dell’album, lamenta l‘impossibilità di essere amati. Se siete arrivati fin qui, i versi disperati di questo pezzo vi accompagneranno degnamente ancora oltre.

LEGGI ANCHE:  I fan di Post Malone non hanno idea di chi sia Ozzy Osbourne
https://open.spotify.com/track/2QjkH9q5Mypj6m38u7Ni9o
Alice in Chains – Dirt, 1992

2. Metallica – Sad but True

Uno dei singoli più celebri del Black Album (1991) dei Metallica ci serve ad esplorare spazi ricolmi di paranoia schizofrenica e masochistica, con un ritmo pesantissimo e dei bei riff potenti tra thrash metal e alternative metal. “I’m your truth, telling lies/I’m your reasoned alibis/I’m inside open your eyes/I’m you”.

https://open.spotify.com/track/1PhLYngBKbeDtdmDzCg3Pb
Metallica – Sad but True, 1991

1. Joy Division – Day of the Lords

Day of the Lords, ovviamente dal capolavoro Unknown Pleasures (1979), è il post-punk dei Joy Division nel suo momento più critico, quando la poetica di Ian Curtis e colleghi sfiora il punto più alto ma anche quello più nero. Le spente e soffocanti chitarre incolori disegnano un paesaggio sonoro asettico e inumano, mentre il lento lamento filosofico di Curtis riflette sui dolori dell’esistenza. Niente di meglio, anzi, di peggio.

Leggi anche: 10 film che ti faranno cadere in un profondo stato di tristezza e depressione

https://open.spotify.com/track/5MtnbY0fACKCYyMAsSPmSf
Joy Division – Day of the Lords, 1979

Continuate a seguirci sulla nostra pagina Facebook ufficiale, La Scimmia sente, la Scimmia fa.

LEGGI ANCHE:  Karma Police: il significato della ballad dei Radiohead