Tutti i film di Christopher Nolan dal peggiore al migliore

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4) Following (1998)

film di Christopher Nolan

Following racconta la storia di un aspirante scrittore, che per trovare l’ispirazione comincia a seguire degli sconosciuti. Il ragazzo stabilisce delle regole per sé per evitare di essere scoperto.

Tutto prosegue fin quando non comincia a seguire Cobb, un ladro, che lo scopre e lo convince a scassinare appartamenti insieme a lui. Durante un’effrazione il nostro scrittore rimarrà colpito da una donna vittima di un furto.

L’esordio del regista Christopher Nolan è un noir dall’intreccio narrativo entusiasmante. La voglia di sperimentare emerge con naturalezza, il regista ha infatti curato anche la fotografia del film: un bianco e nero aggressivo, con contrasti molto accentuati.

Già in questo primo film si denota la scelta del regista a portare in scena trame intricate, come apprezzeremo in seguito con Memento e The Prestige.

Anche qui ricorrono infatti flashback e differenti punti di vista, che donano però al film un ritmo perfetto. Following vinse diversi premi in alcuni festival, attirando l’attenzione della critica.

L’inizio della carriera di Nolan è ricco di passione, un lavoro che lo condurrà a raggiungere una delle vette più alte della sua carriera girando un altro film dalla trama complicata: Memento.

a cura di Francesca Moretti

3) Memento (2000)

Film di Christopher Nolan

Leonard Shelby è un uomo affetto da un disturbo alla memoria a breve termine. Leonard è incapace di immagazzinare nuovi ricordi ed informazioni successive all’incidente. Peculiarità dell’opera è il montaggio, che ne fa un film unico, di grande interesse.

Il montaggio alterna sequenze parallele e opposte dei due ordini narratologici; procedendo verso un plot point nel quale confluiscono le due linee temporali, congiungendosi per diventare un unico film

Le sequenze che procedono a ritroso costituiscono la rappresentazione visiva della memoria del protagonista; frammentarie, indipendenti e sconnesse dal punto di vista di Leonard.

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Ogni sequenza rappresenta un momento di “lucidità”, il momento presente per Leonard. Le scene si aprono e si chiudono improvvisamente, a causa della perdita di memoria breve, del vuoto che affligge il protagonista. 

Ai fini ricostruttivi del racconto, la patologia da cui è affetto Leonard diventa l’espediente per una totale, seppure metaforica, identificazione tra lo sguardo soggettivo e lo sguardo oggettivo. 

Attraverso il montaggio lo spettatore viene catapultato nel mondo del protagonista, o meglio condivide la percezione che il protagonista ha del mondo.

Data la successione regressiva delle sequenze lo spettatore vive uno stato di profondo incertezza, egli conosce ciò che è accaduto ma non sa perché è accaduto.

Lo coscienza dello spettatore è manipolata da Christopher Nolan, come Leonard stesso è manipolato dai personaggi che incontra lungo il suo cammino, che voglio approfittare del suo stato a proprio vantaggio. 

a cura di Aurelio Fattorusso

2) The Prestige (2006)Film di Christopher Nolan

Dopo Memento e Batman Begins il regista Chistopher Nolan dà un’ulteriore dimostrazione della sua abilità nel fare cinema costruendo quello che, secondo la nostra redazione, è stato per molti anni il suo film migliore.

Una sceneggiatura impeccabile il cui affascinante racconto ci conduce verso gli ultimi decenni dell’Ottocento, nell’ossessionante e spietata sfida di due illusionisti rivali (perfetti Christian Bale e Hugh Jackman nel ruolo), il cui scopo è scoprire i segreti, i trucchi e le illusioni, l’uno dell’altro.

La chiave di volta è la riuscita dell’apice dell’illusione, “il trasporto corporale”, atto a diventare il fulcro dello spettacolo per l’uno e ossessione distruttiva per l’altro.

Ma il film non è solo il racconto di una gara di prestigiatori, o uno scontro tra magia e scienza che finirà per approdare in un vertiginoso apologo sul doppio e sulla mistificazione della realtà: il film stesso viene montato e elaborato come un rebus dalle vignette impazzite, temporalmente casuali (come già visto in Memento).

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Una trama complessa e avvincente i cui tasselli si ricomporranno attraverso continui colpi di scena fino a svelare il gran finale, con un trucco magico del prestigiatore Christopher Nolan.

A cura di Tommaso Parapini

1) Oppenheimer (2023)

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Il film più convenzionale di Christopher Nolan ma anche quello che ne esalta la poetica più di ogni altro. Oppenheimer ci trascina nella realtà dell’uomo, nei suoi meandri più oscuri e machiavellici, soprattutto grazie alla sontuosa interpretazione di Cillian Murphy nei panni di J. Robert Oppenheimer, il fisico che creò la bomba atomica.

Il film non segue i classici stilemi collaudati dal cinema di Nolan, almeno non nella sua ormai consueta forma. La storia prosegue in maniera lineare, alternando presente e passato, tra costruzione del “gadget” e processo maccartista. Eppure questo film raccoglie in un unicum quella che è l’ossessione di Nolan: la realtà.

Il regista di Interstellar vuole comprendere cos’è reale attraverso un film storico, drammatico, legal thriller. Generi che osservano un fatto storico sotto diversi punti di vista, modificando la realtà di volta in volta, in base alle interpretazioni più o meno volute e ricercate. Il tutto, sempre filtrato dagli occhi di un fisico, colui che per antonomasia studia la realtà e i binari su cui si muove.

Tre ore che vi terranno incollati allo schermo, tra dialoghi serrati e scene di fissioni e fusioni che vi faranno venire la pelle d’oca. Qui trovate la nostra recensione del film, probabilmente il vero capolavoro di Christopher Nolan, targato Universal.

A cura di Lorenzo Pietroletti

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