Quando il pink power si fa dark: le 10 migliori cattive

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6. Yzma in Le follie dell’imperatore (2000), di Mark Dindal

migliori cattiveCon buona pace della vecchia scuola che vede in Crudelia Demon il personaggio più cattivo delle pellicole animate, si deve riconoscere in Yzma un piano decisamente più elevato e una personalità più geniale: che importa di una pelliccia di dalmata, quando si può puntare a uccidere un imperatore e impossessarsi del suo impero? Yzma nasconde un pugnale sotto il vestito, “ha ucciso per molto meno”, e anche imbrigliata nelle sembianze di gattina rimane una nemica agguerrita.

 

7. Annie Wilkes interpretata da Kathy Bates in Misery non deve morire (1990), di Rob Reiner

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Sebbene vada matta per il suo scrittore preferito, Annie Wilkes sa essere paziente e riesce a mostrare il suo volto più rassicurante quando torna l’occasione di fare l’infermiera – almeno finché non arriva alla fine de Il figlio di Misery. La sua follia è sfrenata quanto imprevedibile, le sue intenzioni sicure come le mani che brandiscono il martello. In questa lista risulta sicuramente il personaggio più in bilico sul filo della lucidità, ma non cade mai nel baratro della mania cieca e scarsamente geniale. Un posto decisamente meritato tra le migliori cattive del cinema.

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8. Nonna Smurf interpretata da Jacki Weaver in Animal Kingdom (2010), di David Michôd

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Senza ombra di dubbio la novità più sconvolgente dal cinema post 2000: Janine “Smurf” Cody è una madre, una nonna e la matriarca di una nota famiglia criminale di Melbourne. Nutre nei confronti dei figli e del nipote un amore dolce, premuroso e inquietantemente fisico; non importa che siano rapinatori o assassini, nonna Smurf ha bisogno di stare con i suoi bambini. Nel caso l’equilibrio famigliare vacilli, si rivela glaciale ricattatrice e implacabile giustiziera senza mai sporcarsi le proprie mani. Un Padrino al femminile, con tutte le ombre edipiche del caso.

9. Catherine Tramell interpretata da Sharon Stone in Basic Instinct (1992), di Paul Verhoeven

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Altra femme fatale, altro personaggio che fa della seduzione la sua prima arma. Verhoeven porta in scena una bionda che sta più a suo agio con le mani macchiate di sangue che con gli slip addosso, un’icona che non ha bisogno di presentazioni. È l’esempio da avanzare in direzione ostinata e contraria a quella corrente che vede scarsa autostima nella donna sessualmente disinibita. Dite pure a Catherine Tramell “dovresti avere più rispetto per te stessa”, vediamo dove vi infila il punteruolo da ghiaccio.

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10. Ava interpretata da Alicia Vikander in Ex Machina (2017), di Alex Garland

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Un posto tra le migliori cattive non riservato ad una vera e propria donna. Tenuta prigioniera in una stanza, isolata da qualsiasi contatto e prossima allo smantellamento, tutti abbiamo creduto che Ava fosse la vittima in questa storia; o meglio, ci aveva convinto. La tela della sua falsità è tanto sottile da risultare trasparente come la parete che la divide dal protagonista/spettatore. Ha programmato un piano ancora prima che si presenti l’occasione per sfruttarlo perché la sua intelligenza le permette non solo di essere “confusa” con un umano, ma di superarlo con un paio di dolci occhioni nocciola. Dannazione.