Twin Peaks 3: Recensione 3×16

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Siamo arrivati infine al penultimo bellissimo episodio di questo grande revival, l’odissea dell’agente Dale Cooper è terminata e non mi ero reso conto di quanto mi fosse realmente mancato questo personaggio, anche se tutto ciò segna inevitabilmente l’avvicinarsi della fine. Mentre il suo doppio malvagio continua il viaggio verso strade oscure, Diane confessa la sua vera natura e Audrey si desta dai suoi “sogni”. Le storyline iniziate fin dalla prima puntata si ricongiungono elettricamente tra loro, per poi chiudersi definitivamente, ma i misteri della serie sono tutt’altro che rivelati.

“Goodbye, my son”

Nell’oscurità della notte Bad Cooper assieme al figlio Richard è in viaggio verso il “posto” segnato dalle coordinate ottenute, che in realtà scopriamo essere tre serie, due delle quali corrispondono alla loro destinazione. Il posto si rivela invece essere un’altra trappola per riportare il doppelman nella dimensione che lo ha generato, a farne le spese però sarà il solo Richard che sacrificato dal padre verrà risucchiato/folgorato. Da più lontano assiste alla scena l’allucinato Jerry Horne, fuggito dai boschi di Twin Peaks.

Note: Bad Cooper prima di ripartire invia un sms a qualcuno con scritto “:-) ALL”

Cattura

South Dakota

Diane è la destinataria del messaggio inoltrato poco prima da Bad Cooper, il quale sembra destarla facendole tornare in mente la missione impostagli. Confessa a Gordon della fatidica notte nella quale l’agente Cooper precedentemente scomparso le si presenta inaspettatamente a casa, violentandola. Delirante racconterà di essere stata portata al “convenience store” e poi “alla stazione dello sceriffo”, i ricordi sono però sono sfocati, non le appartengono veramente perchè lei non è realmente Diane. Ben più nitido è invece l’incarico per cui è stata “fabbricata”, riportato alla memoria dal messaggio ricevuto sul cellulare. Armata di pistola e intenzionata ad uccidere i nostri verrà però istintivamente freddata da Albert e Tammy, smaterializzandosi subito dopo sotto gli occhi dei presenti. La “tulpa” si ritrova così innanzi a MIKE all’interno della loggia, disintegrandosi, esattamente come visto con Dougie. Di lei rimarrà un singolo seme argentato.

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Cattura 1

Las Vegas

I sicari Chantal & Hutch osservano casa di Dougie pronti ad assassinarlo, dall’altra parte della strada alla stessa maniera seppur con obiettivi diversi troviamo L’FBI, dopo una sequenza assurda i due killer moriranno inaspettatamente crivellati dai proiettili di un “normalissimo” spazientito cittadino americano. Nel mentre Dougie è in coma, ricoverato all’ospedale dopo la scossa elettrica subita nella precedente puntata, assistito da tutti i suoi cari. Improvvisamente, lasciato momentaneamente solo, il nostro buon Dale Cooper si risveglia. Istantaneamente in cuor nostro sappiamo che è veramente tornato, coscente di se stesso e di tutto ciò che ha vissuto mentre era “intrappolato” in Dougie. Seguito in sottofondo dal tema originale di Badalamenti, l’agente Dale Cooper si dirigerà a Twin Peaks accompagnato dai fratelli Mitchum. Let’s Rock.

Note: Appena risvegliatosi dal coma, Cooper vede MIKE che gli consegna l’anello verde smeraldo. Si stacca un capello e lo passa a MIKE per fabbricare un’altra copia di se, un ultimo seme da ripiantare nel mondo.

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Cattura 3

Ban Bang Bar

Alla roadhouse è finalmente arrivata Audrey assieme al marito Charlie. Sul palco nel locale si esibisce nientepopodimeno che Eddie Vedder introdotto con il suo originale nome di nascita ed eseguendo “Out of Sand“. Finita la grande performance è l’ora, “signore e signori, il ballo di Audrey”, qui il regista ci/la riporta a una particolare sequenza facendola esibire nella sua ipnotica danza. Elettricità, i sogni alla roadhouse si interrompono. No hay banda. È tutto registrato. È tutto un nastro. È solo un’illusione.

Cattura 4