10 film di animazione giapponese incantevoli

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5) Your Name. di Makoto Shinkai (2015)

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Siamo in Giappone. Mitshuia è una giovane studentessa che vive ad Itimori. La madre è morta e il padre è il sindaco della città, ma i due ormai sono quasi estranei. Mitshuia vive in un tempio con la sorellina Yotsuha e la nonna. Taki invece, vive a Tokyo ed è uno studente che nei fine settimana lavora come cameriere per guadagnare qualcosa. Una mattina, Taki si risveglia nel corpo di Mitshuia, senza sapere che alla ragazza è avvenuta la stessa cosa. Dopo aver compreso lo straordinario fenomeno, i due cominciano a comunicare lasciandosi messaggi, nel cellulare o su dei bigliettini per esempio. Nessuno dei due ovviamente sa darsi una spiegazione razionale a questi particolari risvegli. Un’animazione ormai perfetta per Shinkai, regista di Your Name di altri successi come Il giardino delle parole e 5cm per Secondo, ma con quest’ultimo raggiunge un livello superiore. Una trama così ben scritta (tratta dall’omonimo romanzo) non ha nulla da invidiare al film fantastico più riuscito. Come sempre Shinkai caratterizza i protagonisti delle sue avventure in una maniera unica. Indimenticabile.

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‘Intrappolati in uno strano sogno che sembra la vita di qualcun’altro.’

6) La Ragazza che Saltava nel Tempo di Mamuro Hosoda (2006)

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Makoto è una studentessa delle superiori, solare e distratta. Un giorno, mentre ripone in ordine dei libri nel laboratorio di scienze, inciampa e cade su un piccolo oggetto molto strano. Si rende conto di aver acquisito un’abilità unica: la ragazza può tornare nel passato, viaggiando attraverso il tempo. Essendo molto ingenua per la sua giovane età, Makoto comincia ad utilizzare questo potere per motivi molto banali, come verifiche a scuola o cotte tra compagni. Nota anche che sul suo braccio è apparso uno strano numero. Sua zia, dopo aver ascoltato il racconto della nipote, le fa notare che ogni scelta e cambiamento degli eventi porteranno inevitabilmente a conseguenze, non sempre positive. Nella semplicità della vita quotidiana di un adolescente, il film coinvolge e ci fa affezionare ai personaggi. Colpisce su tutti, l’indole della protagonista, genuina e sbadata.

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‘E’ uno strano dipinto, a guardarlo attentamente sembra quasi che ti avvolga. L’artista è sconosciuto, non siamo riusciti ad attribuirlo a nessuno dei pittori oggi noti, però mentre lo restauravo ho scoperto una cosa: è stato eseguito secoli fa, in un’epoca sconvolta da continue guerre e tremende carestie. Come può essere così affascinante un dipinto fatto quando la fine del mondo sembrava vicina?’