Ken Adam, l’architetto di Kubrick e 007

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Oggi parliamo di Klaus Hugo Adam, meglio detto Sir Kenneth Adam o più semplicemente Ken Adam. Chi ha già sentito questo nome? Si spera in tanti.
Nato a Berlino nel 1921, ha attraversato il diciannovesimo secolo a fianco dei migliori registi, andando a creare dei prodotti semplicemente favolosi. Scenografo britannico, vinse ben due Oscar: uno nel 1976 per Barry Lyndon e l’altro nel 1995 per La Pazzia di Re Giorgio. Fuggito alla Germania nazista, naturalizzato britannico, diventò architetto, sergente e pilota della RAF, partecipò anche alla battaglia di Normandia. “La sua vita”, dirà Roger Moore, “era più interessante dei film che disegnò”. Da sempre grande amatore dell’Italia, lavorò spesso anche agli studi di Cinecittà, partecipando alla realizzazione di opere come Sodoma e Gomorra, Elena di Troia, Ben Hur.
La sua dote più grande era però certamente quella di scenografo, e la citazione di Barry Lyndon dovrebbe già dirvi qualcosa. Fu certamente uno dei più grandi collaboratori di Stanley Kubrick e la riuscita di film come Barry Lyndon e Il Dottor Stranamore fu certamente anche merito suo. Steven Spielberg parlò di lui affermando riguardo uno dei suoi lavori “the best set that’s ever been designed”.

Mi permetto di dare un parere personale, dicendo che per il Dottor Stranamore Ken Adam realizzò una delle migliori scenografie che il cinema abbia mai visto, compresi i giorni nostri. E non parlo solo di spettacolarizzazione, di grandiosità, ma parlo anche di genialità, cura nei dettagli, nelle luci, in ogni più piccolo particolare. Sicuramente uno dei motivi per cui Il Dottor Stranamore è un ottimo film è in gran parte per la scenografia.

La celebre War Room è un gioiello di architettura. Pareti altissime con grandi tavole che illustrano i vari stati del mondo, con i pallini che si accendono nei posti a cui i capi di stato puntano. Il tavolo, ripreso e scopiazzato in mille altre scene di film clip musicali (Muse, Time is Running Out), è rotondo, enorme, con una fila di luci sulle teste degli ufficiali. Nel film Kubrick si diverte, fa capire che la guerra per queste persone è un gioco, e i soldati sono le pedine da muovere sulla scacchiera (come tra l’altro succedeva già in Orizzonti di Gloria).

La War Room è la stanza delle decisioni, delle strategie, e il tavolo rotondo è il campo di gioco. Per questo Ken Adam lo creò verde, come il tavolo da poker, per evidenziare ancora di più questa concezione del gioco (poi il film venne girato in bianco e nero). Kubrick a riguardo dichiarò “Voglio che i trentasei personaggi seduti intorno a questo tavolo stiano facendo una gigantesca partita a poker per decidere le sorti del mondo”. Aggiunse inoltre “Deve assomigliare a un tavolo da poker: ci sono il presidente, i generali e l’ambasciatore russo che giocano a poker per il destino della terra“. La genialità del film è rappresentare la guerra non con persone che combattono e muoiono, ma come un gioco di scacchi dove le pedine si affrontano in un modo del tutto teorico e fittizio. Il tutto è rappresentato in chiave surrealistica. Gli ufficiali sono riuniti attorno a questo tavolo per decidere le sorti del mondo, stanno discutendo fra loro riguardo lo scoppio della bomba, eppure sembra stiano giocando. Ken Adam disse di aver trovato in Kubrick un amatore dell’arte; un regista che attribuiva ad essa un ruolo fondamentale e la metteva al pari degli attori, proprio perché riteneva necessario far capire allo spettatore quanto anche lo spazio e la disposizione degli oggetti fossero importanti per far comprendere la storia.

Per quanto riguarda Barry Lyndon invece Adam era convinto che per Kubrick fosse solo una prova di Napoleone, il progetto mastodontico che mai realizzò. Si trovano qui straordinari scatti di queste scenografie settecentesche.

Rimasero amici, ma durante la produzione qualcosa fra loro si ruppe; Adam dichiarò che il regista non era soddisfatto e che era addirittura diventato paranoico durante le riprese. Adam lo descrive come estremo, un grande genio che era disposto a fare di tutto, anche non rispettare le persone al suo fianco, in nome dell’arte.
Kenneth rifiutò di lavorare su 2001: Odissea nello Spazio. Ken Adam rifiutò poiché il regista, senza metterlo al corrente, stava collaborando con la NASA da ben più di un anno, per trovare nuove informazioni ed ispirazioni; Ken Adam si sarebbe così ritrovato in grande svantaggio.

Questo rifiuto diede ad Adam la possibilità di stringere un nuovo sodalizio, quello con la EON Productions per i film di 007. Il primo film di cui cura la sceneggiatura è 007: Licenza di uccidere (abbiamo appena parlato del simpatico scherzetto che hanno fatto i traduttori italiani riguardo il titolo qui). L’avete visto più o meno tutti o sbaglio? Fu proprio Ken Adam a disegnare lo studio del Dr. No, fu proprio Ken Adam a creare il design della famosissima Aston Martin dell’agente più famoso del mondo.

Disegnava gli anni ’60, con il loro carattere futuristico che egli immaginava e portò avanti in tutti i film della saga, fino a Moonraker. Partecipò anche a Thunderball, Diamonds are forever ed a Goldfinger.

Goldfinger, del 1964, è un film entrato nei decennali. Uno di quelli che fanno vedere in televisione almeno due volte al mese insomma. La base di Fort Knox è qualcosa di spettacolare, disegnata da Ken Adam su ispirazione del vero deposito di lingotti d’oro di Fort Knox, e costruita negli studi di Pinewood.

Volle costruire insomma una vera e propria cattedrale dell’oro, ancora più scintillante e spettacolare della vera Fort Knox.

Si occupa anche di You Only Live Twice, del 1967, dove disegna la Spectre Base. La base era pensata come scavata all’interno di un vulcano.

Le riprese esterne vennero infatti girate sul vulcano Shinmoe-dake in Giappone, mentre per gli interni Adam lavorò negli studi di Pinewood.

Nel 1977 curò la scenografia de La spia che mi amava, per il quale progettò la superpetroliera di Stromberg. Il progetto era talmente grande che si dovette costruire uno studio appositamente più grande della norma. L’ultimo film che cura della serie James Bond è Moonraker, dove crea design degni di Odissea nello Spazio.

Per questo film progettò una base spaziale che occupò ben 200.000 ore di lavoro in studio.

Non si occupò solo dell’agente 007 ma anche di Harry Palmer, interpretato da Michael Caine. Di questa serie Adam curò la scenografia di Ipcress e Funerale a Berlino.

Nel 1976 venne anche chiamato da Gene Roddenberry e Philip Kaufman per la produzione di un film ispirato alla serie tv di Star Trek. il progetto poi scemò, ma i bozzetti realizzati dall’architetto per la Starship Enterprise restano comunque unici.

Fece anche molti altri film, tra cui Salon Kitty, Gli Insospettabili, Pennies From Heaven, Agnes of God e Chitty Chitty Bang Bang, per cui disegnò la famosa macchina.


Dafne Vicario